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L'OPERA DEL MESE: MARZO 2012 - Volto della guerra

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Messaggio  potris Dom Mar 04, 2012 10:19 pm

L'OPERA DEL MESE: MARZO 2012 - Volto della guerra 1940_011

Volto della guerra, 1940
Olio su tela, 64 x 79 cm
Rotterdam, Museum Boijmans Van Beuningen
Già collezione André Cauvin
Esposto a:
- Dalì, Museum of Modern Art, Santa Barbara, 1953;
- Dallì, Roma-Venezia-Milano, 1954;
- Dalì, Casino Communal, Knokke 1956;
- Bosco, Goja ì el fantàstic, Bordeus 1957;
- Figuratie defiguratie, Museum voor Schone Kunsten, Gent 1964;
- Seks surrealistiske malerne, Louisiana Museum, Humlebaeck 1967;
- Dalì, Charleroi Museum, Charleroi 1968;
- Dalì, Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam 1968;
- Dalì, Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam 1970-71;
- Dalì & Film, Tate Modern, London 2007;
- Salvador Dalì, il sogno si avvicina, Milano 2010.

Questo dipinto è stato realizzato alla fine del 1940 durante uno dei soggiorni negli Stati Uniti.
Era da poco iniziata la seconda guerra mondiale, ma sembra che l'opera sia legata maggiormente alla guerra civile spagnola, terminata l'anno
precedente.
Dalì era ossessionato dalla morte, e in questo quadro esprime tutto il terrore che gli provoca l'idea
della guerra, come portatrice di morte; come sappiamo, Dalì non si interessava di politica, la sua
non è una posizione pacifista, contraria alla guerra in generale; non è un quadro di denuncia, quanto
più una manifestazione di una delle sue paure più profonde, una espressione del suo sentire.
La guerra come distruttrice di ogni cosa (l'orizzonte totalmente vuoto) e come portatrice continuativa
di morte: un teschio dentro l'altro, sempre più piccoli, e ognuno perfetto nel suo dettaglio. Il volto principale
sembra contratto in una smorfia di dolore e, insieme, in un urlo; attorno al volto diversi serpenti
che lo azzannano.
I colori utilizzati accentuano la sensazione di angoscia che si prova dinanzi al quadro, così come
la "pelle" del volto, che appare molto liscia, in contrapposizione con le rocce sulla destra.
In basso a destra vi è l'impronta della mano di Dalì.

Banalmente, è molto bello, quasi ipnotizzante, per quanto mi riguarda era la chicca della mostra di Milano Smile
potris
potris
Forumista Stellare
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