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Nuova acquisizione della Fundació Dalí: "La nascita delle angosce liquide" del 1932

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Messaggio  LucaMenes Ven Set 27, 2024 10:01 am

La nascita delle angosce liquide

Nuova acquisizione per la Fondazione Gala-Salvador Dalí, un olio su tela acquistato da Christie's lo scorso Marzo ed attualmente in esposizione al Teatro-Museo di Figueres!


Nuova acquisizione della Fundació Dalí: "La nascita delle angosce liquide" del 1932 193210
1932 The Birth of Liquid Anguish (Naissance des angoisses liquides)
(54.5 x 38 cm.)
https://www.salvador-dali.org/es/obra/catalogo-razonado-pinturas/obra/313/el-nacimiento-de-las-angustias-liquidas

Prezzo di acquisto:
GBP 1,976,000 - 2.370.000 euro
Stima:
GBP 1,600,000 – GBP 2,400,000
Sito Christie's per altri dettagli: https://www.christies.com/en/lot/lot-6469570

La Fundació Gala-Salvador Dalí, proseguendo la sua politica di arricchimento del Teatre-Museu Dalí con creazioni dell'artista e prestando particolare attenzione al suo periodo surrealista, ha acquisito all'asta da Christie's il dipinto a olio La nascita delle angosce liquide, del 1932.

Questo dipinto a olio enigmatico e poetico, dipinto sotto l'influenza della maestria di Vermeer di Delft, con la potente presenza del cipresso – un cipresso allo stesso tempo iconografico e reale – fa parte di una serie di paesaggi onirici realizzati nei primi anni Anni '30 in cui la geologia dell'Empordà e del Cap de Creus, insieme alla conoscenza della storia dell'arte di Dalí, si confondono con i suoi ricordi d'infanzia e giovinezza.

Dalí ci sorprende con il modo in cui tratta la luce e lo spazio - uno spazio che evoca Vermeer, uno dei suoi pittori preferiti - così come con l'atmosfera onirica, sicuramente derivata dal desiderio dell'artista di catturare il subconscio, rappresentato in questo caso come se lo fosse una “fotografia istantanea colorata a mano”. La fotografia, “l’occhio fotografico”, serve a Dalí per conferire verosimiglianza al dipinto, come fece Vermeer con l’uso della camera oscura.

La fontana che sgorga dal cipresso ricorda la Font del Soc di Vilabertran,[2] circondata da cipressi, che Dalí frequentava da bambino. Questo ricordo serve a ricreare un'atmosfera onirica e donare erotismo al dipinto. Il tessuto bianco attaccato al cipresso allude alla geologia e alle rocce di Cap de Creus. Sullo sfondo, all'orizzonte, Dalí presenta, come in altre opere, una prospettiva del paesaggio visibile dalla baia di Portlligat.

Questo dipinto a olio, che racchiude l'idea dell'occhio come autentico apparato fotografico morbido e l'impronta di Vermeer, è la chiave di collegamento tra le mostre “L'apparato fotografico morbido: una visione daliniana” e “I miei pittori preferiti: Velázquez, Vermeer , Raffaello”.

Montse Aguer
Direttrice dei Musei Dalí
LucaMenes
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