FRASI CELEBRI
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chiara taccone
Domeone87
potris
LucaMenes
8 partecipanti
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FRASI CELEBRI
Vorrei racchiudere in questo Forum le frasi più belle di Salvador Dalì...
Scrivete le vostre preferite, o quelle che vi hanno entusiasmato...
PARTO IO
La differenza tra i ricordi veri e i ricordi falsi è la stessa che si può riscontrare tra i gioielli: sono sempre i falsi ad avere un'aria autentica e preziosa. (La mia vita segreta)
Questo un libro di aforismi di Dalí:
Scrivete le vostre preferite, o quelle che vi hanno entusiasmato...
PARTO IO
La differenza tra i ricordi veri e i ricordi falsi è la stessa che si può riscontrare tra i gioielli: sono sempre i falsi ad avere un'aria autentica e preziosa. (La mia vita segreta)
Questo un libro di aforismi di Dalí:
Ultima modifica di LucaMenes il Mer Set 24, 2014 10:04 am - modificato 2 volte.
LucaMenes- FONDATORE
Re: FRASI CELEBRI
Ogni mattina, al risveglio, provo un piacere supremo che scopro oggi per la prima volta: quello di essere Salvador Dalì, e stupito mi domando che cos'altro farà di prodigioso oggi questo Salvador Dalì. E ogni giorno, mi è più difficile capire come gli altri riescano a vivere senza essere né Gala né Salvador Dalì.
Visceralmente, mi ribello! Reclamo una vita nell’Aldilà con la persistenza della memoria!
Dalla mia più tenera età, ogni volta che mi si parlava della morte come di un evento inevitabile, ho sempre gridato alla menzogna. Mi dicevo che all’ultimo momento tutto si sarebbe risolto. Non sono cambiato. Se credessi alla mia morte, nel senso tradizionale del termine, ovvero alla putrefazione e al nulla, comincerei a tremare come una foglia, e l’angoscia m’impedirebbe di fare qualunque cosa. Non ci credo affatto.
Ci tengo a comportarmi con molta deferenza con i miei nemici. Più Le Corbusier è morto e più io sono vivo! È la sensazione del contrasto che attiva tutti gli altri miei riflessi. La più piccola delle sardine assume un gusto tutto particolare per il mio palato, se mentre la mangio penso a tutti i miei amici morti, preferibilmente fucilati o martirizzati.
Il metodo critico-paranoico: è Lydia e solo lei, perché possedeva al più alto livello l’esercizio della paranoia. Un giorno Picasso le ha prestato un libro. Quando l’ha finito, gliene ha prestato un secondo che non aveva assolutamente alcun legame con il primo. Un po’ di tempo dopo lei gli ha detto: «la seconda parte mi è piaciuta molto, grazie a quella ho capito la prima». Aveva sistematizzato il tutto.
Dalì è, in primo luogo e al contrario di Dio, intelligente. Dio è il creatore supremo, che ha inventato tutto. L’intelligenza è sempre il contrario della creazione. È per questo che sono un così misero pittore e un così misero artista sono troppo intelligente.
Adoro i miei nemici quando sono intelligenti tanto quanto detesto gli stupidi che mi difendono.
Così come in un viso umano non c’è che un solo naso, e non centinaia che spingono in tutte le direzioni, sul globo terrestre che questa rara cosa – risultato di circostanze miracolose e imponderabili - che il paesaggio esiste solo sulle rive del Mediterraneo e non altrove.
Sono fedelissimo ai miei amici, ma c’è sempre un motivo. Non provo emozioni per loro. Tutto ciò che è sentimento è strettamente canalizzato in mia moglie e tutto il resto degli esseri mi è assolutamente indifferente, ma agisco con loro con intelligenza e logica.
Mi porto sempre dietro un prezioso apparecchio con il quale realizzo la maggior parte dei miei dipinti. Somiglia più a un minuscolo e fragile apparecchio Tv a colori che a uno spaventoso, sgradevole e meccanico apparecchio fotografico. Ma la cosa più stupefacente è che è interamente molle! Sì, un OCCHIO!
« È vero che avete appena dipinto un ritratto di vostra moglie con queste costolette alla griglia in equilibrio sulle sue spalle?»
«Sì, esatto, ma le costolette non sono alla griglia. Sono crude».
«Perché?»
«Perché anche Gala è cruda».
«E perché le costolette con vostra moglie?»
«Amo le costolette e amo mia moglie, non vedo alcuna ragione per non dipingerle insieme».
Truculenta teoria tridimensionale: il tiraggio sensoriale teso dei tendini metanizzati dei testicoli, tono, trachea trasmessa tramite il totale trauma delle tenebre che si trasformano talvolta in torrenti tornasole torridi, traslucida trasfigurazione di un lavabo marca Roca, senza macchia, trionfante come l’imperatore Traiano, tantalizzante, terribile, tragica come la Rupe Tarpea, e il tutto tacitamente e trascendentalmente teatrale.
Salvador Dalì,
La droga sono io – Pensieri di un eccentrico
Visceralmente, mi ribello! Reclamo una vita nell’Aldilà con la persistenza della memoria!
Dalla mia più tenera età, ogni volta che mi si parlava della morte come di un evento inevitabile, ho sempre gridato alla menzogna. Mi dicevo che all’ultimo momento tutto si sarebbe risolto. Non sono cambiato. Se credessi alla mia morte, nel senso tradizionale del termine, ovvero alla putrefazione e al nulla, comincerei a tremare come una foglia, e l’angoscia m’impedirebbe di fare qualunque cosa. Non ci credo affatto.
Ci tengo a comportarmi con molta deferenza con i miei nemici. Più Le Corbusier è morto e più io sono vivo! È la sensazione del contrasto che attiva tutti gli altri miei riflessi. La più piccola delle sardine assume un gusto tutto particolare per il mio palato, se mentre la mangio penso a tutti i miei amici morti, preferibilmente fucilati o martirizzati.
Il metodo critico-paranoico: è Lydia e solo lei, perché possedeva al più alto livello l’esercizio della paranoia. Un giorno Picasso le ha prestato un libro. Quando l’ha finito, gliene ha prestato un secondo che non aveva assolutamente alcun legame con il primo. Un po’ di tempo dopo lei gli ha detto: «la seconda parte mi è piaciuta molto, grazie a quella ho capito la prima». Aveva sistematizzato il tutto.
Dalì è, in primo luogo e al contrario di Dio, intelligente. Dio è il creatore supremo, che ha inventato tutto. L’intelligenza è sempre il contrario della creazione. È per questo che sono un così misero pittore e un così misero artista sono troppo intelligente.
Adoro i miei nemici quando sono intelligenti tanto quanto detesto gli stupidi che mi difendono.
Così come in un viso umano non c’è che un solo naso, e non centinaia che spingono in tutte le direzioni, sul globo terrestre che questa rara cosa – risultato di circostanze miracolose e imponderabili - che il paesaggio esiste solo sulle rive del Mediterraneo e non altrove.
Sono fedelissimo ai miei amici, ma c’è sempre un motivo. Non provo emozioni per loro. Tutto ciò che è sentimento è strettamente canalizzato in mia moglie e tutto il resto degli esseri mi è assolutamente indifferente, ma agisco con loro con intelligenza e logica.
Mi porto sempre dietro un prezioso apparecchio con il quale realizzo la maggior parte dei miei dipinti. Somiglia più a un minuscolo e fragile apparecchio Tv a colori che a uno spaventoso, sgradevole e meccanico apparecchio fotografico. Ma la cosa più stupefacente è che è interamente molle! Sì, un OCCHIO!
« È vero che avete appena dipinto un ritratto di vostra moglie con queste costolette alla griglia in equilibrio sulle sue spalle?»
«Sì, esatto, ma le costolette non sono alla griglia. Sono crude».
«Perché?»
«Perché anche Gala è cruda».
«E perché le costolette con vostra moglie?»
«Amo le costolette e amo mia moglie, non vedo alcuna ragione per non dipingerle insieme».
Truculenta teoria tridimensionale: il tiraggio sensoriale teso dei tendini metanizzati dei testicoli, tono, trachea trasmessa tramite il totale trauma delle tenebre che si trasformano talvolta in torrenti tornasole torridi, traslucida trasfigurazione di un lavabo marca Roca, senza macchia, trionfante come l’imperatore Traiano, tantalizzante, terribile, tragica come la Rupe Tarpea, e il tutto tacitamente e trascendentalmente teatrale.
Salvador Dalì,
La droga sono io – Pensieri di un eccentrico
potris- Forumista Stellare
Re: FRASI CELEBRI
Il cielo non si trova ne in basso ne in alto, ne a destra ne a sinistra.
Il cielo si trova esattamente nel centro del petto dell'uomo che possiede la fede.... Salvator Dalì.
Il cielo si trova esattamente nel centro del petto dell'uomo che possiede la fede.... Salvator Dalì.
Domeone87- Novizio
Re: FRASI CELEBRI
'Gli orologi molli non sono altro che che il camembert critico paranoico,tenero,stravagante e solitario,del tempo e dello spazio.'
'La sruttura profonda della mia personalità è sempre bicefala:sono bicefalo e doppio'
''Cipolla in testa' in catalano corrisponde esattamente alla nozione psicanalitica di 'complesso'.Se si ha una cipolla in testa potrà fiorire da un momento all'altro,Narciso!'
'In realtà mi piace mangiare solo ciò che ha una forma chiara e comprensibile all'intelletto.Se detesto gli spinaci è perchè sono informi come la libertà.Il contrario dello spinacio è l'armatura'.
'C'è gente che non è abbastanza intelligente da avere tutte le opinioni insieme.Io non sono uno di loro'.
'Mi piace leggere solo quello che non capisco.Non capendo posso immaginare molteplici interpretazioni'
'Non sono io il pagliaccio ma lo è questa società mostruosamente cinica e così ingenuamente incosciente che gioca a fingere di essere seria per meglio nascondere la propria follia'
'Ogni volta che muore qualche amico,devo fare in modo da far credere di essere io l'assassino'
'L'attività dei malevoli,quando soffia, ha una forza capace di far navigare,da sola,il battello dlla nostra vittoria'
'L'arte è una macchina da guerra a servizio del desiderio nella sua lotta contro la supremazia del principio di realtà'
'La sruttura profonda della mia personalità è sempre bicefala:sono bicefalo e doppio'
''Cipolla in testa' in catalano corrisponde esattamente alla nozione psicanalitica di 'complesso'.Se si ha una cipolla in testa potrà fiorire da un momento all'altro,Narciso!'
'In realtà mi piace mangiare solo ciò che ha una forma chiara e comprensibile all'intelletto.Se detesto gli spinaci è perchè sono informi come la libertà.Il contrario dello spinacio è l'armatura'.
'C'è gente che non è abbastanza intelligente da avere tutte le opinioni insieme.Io non sono uno di loro'.
'Mi piace leggere solo quello che non capisco.Non capendo posso immaginare molteplici interpretazioni'
'Non sono io il pagliaccio ma lo è questa società mostruosamente cinica e così ingenuamente incosciente che gioca a fingere di essere seria per meglio nascondere la propria follia'
'Ogni volta che muore qualche amico,devo fare in modo da far credere di essere io l'assassino'
'L'attività dei malevoli,quando soffia, ha una forza capace di far navigare,da sola,il battello dlla nostra vittoria'
'L'arte è una macchina da guerra a servizio del desiderio nella sua lotta contro la supremazia del principio di realtà'
chiara taccone- Forumista ULTRA
Re: FRASI CELEBRI
Io sono eccentrico e concentrico, anarchico e monarchico, io sono paradossale.
SireDiMezzanotte- Novizio
Re: FRASI CELEBRI
Tale è oggi il gusto del difetto che troviamo geniali solo le imperfezioni,e soprattutto la bruttezza.
Non appena una Venere somiglia a un rospo,gli pseudo-esteti contemporanei esclamano: "Forte: è umana!"
La cecità degli umani nel fare e rifare sempre le stesse cose mi sorprende.
Cosi come mi stupisco che un impiegato di banca non mangi mai un assegno,mi stupisco che prima di me nessun pittore abbia pensato di dipingere un orologio molle.
Non sono io il pagliaccio,ma lo è questa società mostruosamente cinica e così ingenuamente incosciente che gioca a fingere di essere seria per meglio nascondere la propria follia.
I pagliacci hanno la virtù,di tanto in tanto,di far sorridere o ridere o divertire il pubblico più o meno per un quarto d'ora,mentre io ho divertito il pubblico per quarant'anni e senza interruzione.
Ogni pittore deve avere una sposa e un'amante.
Ma i tre devono vivere insieme nella più perfetta armonia.Vedete dunque che si tratta di un ménage à trois.Con la vostra legittima sposa dovete cominciare a convivere dall'età di dodici anni e, nel momento in cui lei avrà esattamente mille e trecento anni,si chiamerà la Pittura,le sue guance saranno fresche come una rosa,i suoi seni i più rotondi che vi sia mai stato dato di contemplare,e voi le darete,al massimo, trentasei anni.
Sappiate che non invecchierà mai.
Non appena una Venere somiglia a un rospo,gli pseudo-esteti contemporanei esclamano: "Forte: è umana!"
La cecità degli umani nel fare e rifare sempre le stesse cose mi sorprende.
Cosi come mi stupisco che un impiegato di banca non mangi mai un assegno,mi stupisco che prima di me nessun pittore abbia pensato di dipingere un orologio molle.
Non sono io il pagliaccio,ma lo è questa società mostruosamente cinica e così ingenuamente incosciente che gioca a fingere di essere seria per meglio nascondere la propria follia.
I pagliacci hanno la virtù,di tanto in tanto,di far sorridere o ridere o divertire il pubblico più o meno per un quarto d'ora,mentre io ho divertito il pubblico per quarant'anni e senza interruzione.
Ogni pittore deve avere una sposa e un'amante.
Ma i tre devono vivere insieme nella più perfetta armonia.Vedete dunque che si tratta di un ménage à trois.Con la vostra legittima sposa dovete cominciare a convivere dall'età di dodici anni e, nel momento in cui lei avrà esattamente mille e trecento anni,si chiamerà la Pittura,le sue guance saranno fresche come una rosa,i suoi seni i più rotondi che vi sia mai stato dato di contemplare,e voi le darete,al massimo, trentasei anni.
Sappiate che non invecchierà mai.
Dalinha- Affezionato
Re: FRASI CELEBRI
"Il disegno è la sincerità nell'arte. Non ci sono possibilità di imbrogliare. O è bello o è brutto".
rossa- Novizio
Re: FRASI CELEBRI
Mi spiace ri-citare ma la mia preferita è senza dubbio:
"L'unica differenza fra me e un pazzo è che io non sono pazzo"
"L'unica differenza fra me e un pazzo è che io non sono pazzo"
Dave- Novizio
Re: FRASI CELEBRI
L'espressione del viso della Venere di Milo è stupida e per tanto appropriata all'ideale di bellezza femminile e inadeguata per una donna elegante, il cui sguardo deve essere, o per lo meno sembrare, intelligente.
(Frase di Dalì riportata da Luis Romero)
Un giorno Dalì mi disse di aver trovato la soluzione al problema della saturazione dei cimiteri, eventualità alla quale avevano fatto riferimento i giornali di quel periodo. Si potevano lanciare i cadaveri nello spazio dove avrebbero continuato a vagare per l'eternità seguendo orbite fantastiche.
(Frase di Dalì riportata da Luis Romero)
(Frase di Dalì riportata da Luis Romero)
Un giorno Dalì mi disse di aver trovato la soluzione al problema della saturazione dei cimiteri, eventualità alla quale avevano fatto riferimento i giornali di quel periodo. Si potevano lanciare i cadaveri nello spazio dove avrebbero continuato a vagare per l'eternità seguendo orbite fantastiche.
(Frase di Dalì riportata da Luis Romero)
LucaMenes- FONDATORE
Re: FRASI CELEBRI
Sostiene di chiamarsi Salvador perchè il suo destino è quello di salvare la pittura, mentre Picasso si chiama Pablo, come Casals e come il Papa,"cioè come tutti quanti".
(Frase di Dalì riportata da Luis Romero)
(Frase di Dalì riportata da Luis Romero)
LucaMenes- FONDATORE
Pagina 1 di 1
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