1948 - 50 segreti magici per dipingere

Nelle scorse settimane ho riletto il libro "50 segreti magici per dipingere" poichè non lo ricordavo perfettamente, quindi ho deciso di aprire un nuovo argomento per questo volume.


Alcune informazioni:
Nel 1948 le edizioni Dial Press di New York pubblicano Fifty Secrets of Magic Craftsmanship, libro in cui Dalí tesse l'elogio della tradizione artistica rappresentata dai pittori e dagli architetti del Rinascimento (Raffaello, Leonardo, Bramante, Palladio, ecc.). Dalí pubblica anche una piccola sezione prospettica dello studio icosaedrico che sta progettando con Gabriel Alomar, un architetto nato a Mallorca nel 1910, che aveva conseguito la laurea a Barcellona nel 1934 e poi al Massachussets Institute of Technology nel 1945. Si tratta di uno studio da realizzare a Port Lligat basato sulla figura di un icosaedro e ispirato agli esperimenti geometrici di Leonardo da Vinci e Luca Pacioli, che però non sarà mai realizzato. La giornalista del "News" di Cleveland, Louise Bruner, dopo aver scritto di alcuni dei segreti svelati da Dalí, afferma: "Nel suo libro Dalí sferra un attacco al vetriolo contro l'arte moderna che egli è destinato a salvare dal caos".

Voi lo avete letto? Cosa ne pensate??

Ricordavo di aver letto questo libro qualche anno fa, ma non ne avevo il ricordo di un libro entusiasmante così ho deciso di riprenderlo in mano e rileggerlo per capire meglio se il ricordo era giusto o sbagliato.
Direi che il libro si potrebbe dividere in 2, nella prima parte si trova un Dalí fantasioso che dialoga direttamente con il lettore/aspirante pittore e si scatena con l'autocelebrazione (sempre con simpatia a mio parere) e i consigli che dà sono l'apoteosi della fantasia, interessante quello del "dormire con una chiave".

La seconda parte è molto più tecnica, dedicata soprattutto a chi vuole davvero imparare a dipingere e non legge il libro solo perchè scritto da Dalí. Per chi come me l'ha letto per il secondo motivo può risultare noioso il continuo elenco di colori da usare o non usare, i vari medium e consigli vari... però anche lì in mezzo ci sono delle perle assolute.

Un libro che consiglierei soprattutto per la prima parte e ovviamente.... per l'ultimo segreto!
Fatemi sapere la vostra opinione!

Io l'ho letto diversi anni fa, non ho brutti ricordi ma condivido le tue impressioni. La parte sui colori è tediosa per chi non ne capisce nulla... quindi chiediamo a Carlo, che se non ricordo male ci disse di dipingere e che per lui è stata invece parecchio d'aiuto la lettura.
Il dormire con una chiave è una delle cose che mi è rimasta impressa, come anche una descrizione su tutto un gioco di riflessi e colori (è una parte in cui ripete sempre un nome (sembra latino) di uno strumento (o qualcosa di simile) che io immaginai come delle sfere ma non sono sicura di aver capito bene.
Tu che l'hai letto di recente, o comunque ce l'hai a portata di mano, afferri a cosa mi riferisco?
Il segreto dell'angelo...beh, che dire!
Anni fa appesi in camera l'elenco di tutti i segreti

potris ha scritto:...anche una descrizione su tutto un gioco di riflessi e colori (è una parte in cui ripete sempre un nome (sembra latino) di uno strumento (o qualcosa di simile) che io immaginai come delle sfere ma non sono sicura di aver capito bene.
Tu che l'hai letto di recente, o comunque ce l'hai a portata di mano, afferri a cosa mi riferisco?

Credo tu ti riferisca all "Arenarium": in poche parole un attrezzo a forma di cerchio su cui far fare ad un ragno una ragnatela, lasciarlo fuori di notte che si bagni e al mattino andare a Port Lligat e guardare il panorama attraverso di esso per vedere il paesaggio riflesso anche nelle goccioline di rugiada formatesi nella notte... Una cosa TIPICA Daliniana!

Sì quello! grazie
c'è una descrizione simile all'inizio di Visi nascosti ...un gioco di riflessi nelle sfaccettature dei bicchieri nel salone in cui vi è una festa

Ragazzi... mi avete fatto venire una voglia matta di leggerlo di nuovo, ora è sul mio comodino che mi aspetta

potris ha scritto:chiediamo a Carlo, che se non ricordo male ci disse di dipingere e che per lui è stata invece parecchio d'aiuto la lettura.

Confermo appieno potris, questo libro è stato fondamentale per apprendere tantissime cose, tra le tante scoprii con immenso piacere che dei colori consigliati da Dalí, sbagliavo solo nell'utilizzo del blu di prussia (che ho debitamente eliminato).
Consiglio la lettura di questo libro non solo a chi dipinge, ma anche a chi vuole avere una conoscenza più approfondita sulla complessità tecnica della pittura ad olio