Dalí. Un artista, un genio: Roma 09 marzo 2012 - 01 Luglio 2012
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Miss Stefania
intu.77
Carlo
LucaMenes
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Re: Dalí. Un artista, un genio: Roma 09 marzo 2012 - 01 Luglio 2012
Aperte le prevendite per la mostra su Ticketone:
http://www.ticketone.it/dali-un-artista-un-genio-biglietti.html?affiliate=ITT&doc=artistPages/tickets&fun=artist&action=tickets&kuid=466553
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LucaMenes- FONDATORE
Re: Dalí. Un artista, un genio: Roma 09 marzo 2012 - 01 Luglio 2012
Devo assolutamente andarci, quando tempo fa lessi la descrizione della mostra mi sono seriamente commossa!! Anche se Roma è lontana, peccato ma troverò il modo..questo ed altro!!!
Delphinae- Novizio
Re: Dalí. Un artista, un genio: Roma 09 marzo 2012 - 01 Luglio 2012
Dall' agenzia ANSA un articolo che ci dà parecchie anticipazioni:
Torna a Roma il genio visionario di Dali'
Dal 9 marzo una mostra al complesso del Vittoriano
(di Nicoletta Castagni)
Assente da quasi sessant'anni, il genio visionario di Salvador Dali' torna a Roma per una grande mostra che si apre il 9 marzo al Complesso del Vittoriano. Esposti olii, disegni, documenti, fotografie, filmati, lettere, oggetti, per raccontare la sua pittura intrisa di sogni, incubi e ossessioni, alla continua ricerca di quel 'meraviglioso', che fu la cifra del movimento surrealista. Dal titolo 'Dali'.
Un artista, un genio', l'importante rassegna (prodotta da Comunicare Organizzando di Alessandro Nicosia) presenta capolavori dalla Fundacio' Gala-Salvador Dali' di Figueres e vanta la collaborazione e il supporto di grandi istituzioni museali come il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, il Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, la Thyssen-Bornemisza Collection.
A curarla Montse Aguer, direttrice del Centro per gli studi daliniani alla Fundacio' Gala-Salvador Dali', e Lea Mattarella dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, che hanno puntato a documentare la grandezza dell'artista e l'originalita' del personaggio, il cammino umano e creativo di un uomo che ha contrassegnato un'epoca con la sua opera. Nel percorso espositivo, particolare rilievo e' stato inoltre assegnato alla relazione tra Dali' e l'Italia, della cui cultura fu profondamente influenzato. Una relazione che e' stata oggetto di nuovi, inediti approfondimenti. Il confronto con i maestri del passato, soprattutto con quelli, insuperati, del Rinascimento italiano, e' infatti alla radice della sua poetica.
Un dialogo costante che, lontano dall'emulazione, si tinge di scontro, sfida, lotta, competizione alla pari. Dali' vuole ardentemente essere Raffaello o Michelangelo, arriva a inserire perfino il suo nome in un foglio autografo (presentato in mostra) dove valuta stile, colore, invenzione, disegno dei giganti dell'arte antica. A documentare questa tensione, ecco un'opera degli esordi che e' proprio il giovanile 'Autoritratto con il collo di Raffaello' del 1921, in cui l'artista rivela fin da subito il suo desiderio di identificazione con il Divin Pittore. E non manca la sua rivisitazione di Michelangelo, che invece chiude la rassegna. Immagini ispirate alla Pieta' vaticana e al Giorno e la Notte delle Cappelle Medicee a Firenze mostrano come per il pittore spagnolo guardare all'antico non abbia significato fare a meno del proprio lato visionario.
In mezzo ai due grandi del passato, scorre il mondo onirico, inquietante, denso di suggestioni di Dali'. Dopo la fase divisionista (Bagnanti) e realista (Ritratto di ragazza del '25), arriva l'incontro con Picasso e il cubismo (Omaggio a Satie), ma soprattutto con Gala, sua compagna di vita, e il surrealismo, documentato da una carrellata di capolavori, tra cui 'Il sentimento della velocita'', 'Figura e drappeggio in un paesaggio', 'Gradiva ritrova le rovine antropomorfiche (fantasia retrospettiva)', 'Il piano surrealista', 'Cortile Ovest dell'Isola dei morti (ossessione ricostitutiva da Boecklin)', 'Coppia con la testa piena di nuvole', 'Autoritratto con pancetta fritta', 'Eclissi e osmosi vegetali','Singolarita'', 'La couple', lo 'Spettro del sex appeal', 'Impressioni d'Africa', scaturite da un viaggio in Sicilia.
Il rapporto con l'Italia non ha riguardato solo l'arte classica. Dali' entro' in stretto contatto con l'intera produzione culturale italiana del '900. Non solo i Valori plastici di de Chirico, ma anche l'interscambio con registi come Visconti o Fellini, o Anna Magnani con cui sognava di fare un film. In mostra c'e' perfino la Vespa della Piaggio su cui Dali' intervenne nel 1962: lo scooter, infatti, venne ribattezzato Dulcinea come la donna amata da Don Chisciotte, una delle molte ossessioni del visionario Dali'.
Torna a Roma il genio visionario di Dali'
Dal 9 marzo una mostra al complesso del Vittoriano
(di Nicoletta Castagni)
Assente da quasi sessant'anni, il genio visionario di Salvador Dali' torna a Roma per una grande mostra che si apre il 9 marzo al Complesso del Vittoriano. Esposti olii, disegni, documenti, fotografie, filmati, lettere, oggetti, per raccontare la sua pittura intrisa di sogni, incubi e ossessioni, alla continua ricerca di quel 'meraviglioso', che fu la cifra del movimento surrealista. Dal titolo 'Dali'.
Un artista, un genio', l'importante rassegna (prodotta da Comunicare Organizzando di Alessandro Nicosia) presenta capolavori dalla Fundacio' Gala-Salvador Dali' di Figueres e vanta la collaborazione e il supporto di grandi istituzioni museali come il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, il Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, la Thyssen-Bornemisza Collection.
A curarla Montse Aguer, direttrice del Centro per gli studi daliniani alla Fundacio' Gala-Salvador Dali', e Lea Mattarella dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, che hanno puntato a documentare la grandezza dell'artista e l'originalita' del personaggio, il cammino umano e creativo di un uomo che ha contrassegnato un'epoca con la sua opera. Nel percorso espositivo, particolare rilievo e' stato inoltre assegnato alla relazione tra Dali' e l'Italia, della cui cultura fu profondamente influenzato. Una relazione che e' stata oggetto di nuovi, inediti approfondimenti. Il confronto con i maestri del passato, soprattutto con quelli, insuperati, del Rinascimento italiano, e' infatti alla radice della sua poetica.
Un dialogo costante che, lontano dall'emulazione, si tinge di scontro, sfida, lotta, competizione alla pari. Dali' vuole ardentemente essere Raffaello o Michelangelo, arriva a inserire perfino il suo nome in un foglio autografo (presentato in mostra) dove valuta stile, colore, invenzione, disegno dei giganti dell'arte antica. A documentare questa tensione, ecco un'opera degli esordi che e' proprio il giovanile 'Autoritratto con il collo di Raffaello' del 1921, in cui l'artista rivela fin da subito il suo desiderio di identificazione con il Divin Pittore. E non manca la sua rivisitazione di Michelangelo, che invece chiude la rassegna. Immagini ispirate alla Pieta' vaticana e al Giorno e la Notte delle Cappelle Medicee a Firenze mostrano come per il pittore spagnolo guardare all'antico non abbia significato fare a meno del proprio lato visionario.
In mezzo ai due grandi del passato, scorre il mondo onirico, inquietante, denso di suggestioni di Dali'. Dopo la fase divisionista (Bagnanti) e realista (Ritratto di ragazza del '25), arriva l'incontro con Picasso e il cubismo (Omaggio a Satie), ma soprattutto con Gala, sua compagna di vita, e il surrealismo, documentato da una carrellata di capolavori, tra cui 'Il sentimento della velocita'', 'Figura e drappeggio in un paesaggio', 'Gradiva ritrova le rovine antropomorfiche (fantasia retrospettiva)', 'Il piano surrealista', 'Cortile Ovest dell'Isola dei morti (ossessione ricostitutiva da Boecklin)', 'Coppia con la testa piena di nuvole', 'Autoritratto con pancetta fritta', 'Eclissi e osmosi vegetali','Singolarita'', 'La couple', lo 'Spettro del sex appeal', 'Impressioni d'Africa', scaturite da un viaggio in Sicilia.
Il rapporto con l'Italia non ha riguardato solo l'arte classica. Dali' entro' in stretto contatto con l'intera produzione culturale italiana del '900. Non solo i Valori plastici di de Chirico, ma anche l'interscambio con registi come Visconti o Fellini, o Anna Magnani con cui sognava di fare un film. In mostra c'e' perfino la Vespa della Piaggio su cui Dali' intervenne nel 1962: lo scooter, infatti, venne ribattezzato Dulcinea come la donna amata da Don Chisciotte, una delle molte ossessioni del visionario Dali'.
LucaMenes- FONDATORE
Re: Dalí. Un artista, un genio: Roma 09 marzo 2012 - 01 Luglio 2012
Al momento, dalle poche informazioni che abbiamo quello che mi entusiasma di più della mostra è l'indagine fatta sulla relazione tra Dalí e l'Italia, rivedere "Impressioni d'Africa" e vedere che dipinti arriveranno dal Museo Reina Sofia di Madrid!
LucaMenes- FONDATORE
Re: Dalí. Un artista, un genio: Roma 09 marzo 2012 - 01 Luglio 2012
Ecco a voi (introvabile sul web) l'elenco COMPLETO delle Opere esposte:
Salvador Dalì
Autoritratto con il collo di Raffaello
Self-Portrait with Raphaelesque Neck
1921 ca
Olio su tela
40,5 x 53 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalì
Cadaqués vista dalla torre di Capo Creus
View of Cadaqués from the Creus Tower
1923 ca
Olio su tela
98 x 100 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalì
Bagnanti di Llaner
Bathers of Llaner
1923
Olio su cartone su legno
73,8 x 101,5 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalì
Ritratto di mia sorella
Portrait of My Sister
1925
Olio su tela
92 x 65 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalì
Tavola in fronte al mare. Omaggio a Eric Satie
Table in front of the Sea. Homage to Eric Satie
1926
Olio su tela
149,5 x 90 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalì
Composizione con tre figure. “Accademia neocubista”
Composition with Three Figures. "Neo-Cubist Accademy"
1926
Olio su tela
190 x 200 cm
Museu de Montserrat,
Donazione Josefina Cusí, Montserrat
Salvador Dalì
Nascita del bambin Gesù. Omaggio a Fra’ Angelico
Birth of Christ Child. Homage to Fra' Angelico
1926 ca.
Collage e inchiostro su carta
13,5 x 8,7 cm
Collezione Fundación Federico Garcia Lorca, Madrid
Salvador Dalì
Le sentiment de vitesse (Il sentimento della velocità)
Le sentiment de vitesse (The sense of Speed)
1931
Olio su tela
33 x 24 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalì
Due studi per “La vieillesse de Guillaume Tell”
Two studies for “La vieillesse de Guillaume Tell”
1931 ca.
Inchiostro a china e matita su carta
24,8 x 18 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Gradiva retrouve les ruines antropomorphes (Fantasie rétrospective)
Gradiva ritrova le rovine antropomorfiche (Fantasia retrospettiva)
Gradiva retrouve les ruines antropomorphes (Fantasie rétrospective)
Gradiva Rediscovers the Anthropomorphic Ruins (Retrospective Fantasy)
1931-1932 ca.
Olio su tela
65 x 54 cm
Museo Thyssen-Bornemisza, Madrid
Salvador Dalì
La coppia
La couple
1933
Matita su carta
53,8 x 36 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Busto di donna retrospettivo
Retrospective Bust of a Woman
1970 (edizione dell'opera del 1933)
Assemblage in bronzo dipinto con penne e oggetti in plastica e latta
74,5 x 67 x 28 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
"Angelus" architettonico di Millet
"Angelus" Architectonic of Millet
1933
Olio su tela
73 x 60 cm
Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid
Salvador Dalì
Inizio automatico di un ritratto di Gala
Automatic Beginning of a Portrait of Gala
1933 ca
Olio su compensato
14 x 16,2 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalì
Eclipse et osmose végétals (Eclissi e osmosi vegetali)
Eclipse et osmose végétals (Eclipse and Vegetable Osmosis)
1934
Olio su tela
65,5 x 53,5 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalì
Le spectre du Sex-Appeal (Lo spettro del sex appeal)
Le spectre du Sex-Appeal (The Spectre of Sex-Appeal)
1934 ca.
Olio su tavola di legno
17,9 x 13,9 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalì
Court ouest de l'Ile des morts (Obsession reconstitutive d'après Böcklin)
Cortile ovest dell’Isola dei morti (Ossessione ricostitutiva da Boëcklin)
Court ouest de l'Ile des morts (Obsession reconstitutive d'après Böcklin)
West Side of the Isle of the Death (Reconstructed Compulsive Image after Böcklin)
1934
Olio su tela
65,5x 53 cm
La Coruña, Collezione Novagalicia Banco
Salvador Dalì
Figura e drappeggio in un paesaggio
Figure and Drape in a Landscape
1935
Olio su tela
55,5 x 46 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalì
Studio per “Singolarità”. Mobili surrealisti
Study for "Singularities". Surrealistic Furniture
1934-1935 ca.
Matita su carta
25,2 x 37,1 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalì
Singolarità
Singularities
1935 ca
Olio e collage su tavola
40,5 x 50 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalì
Telefono aragosta
Lobster telephone
1938
Materiali vari,
19 x 31 x 16 cm
The Edward James Trust
Salvador Dalì
Divano-labbra di Mae West
Mae West lip sofa
1938
Materiali vari,
79 x 206 x 91,5cm
The Edward James Trust
Salvador Dalì
Composizione surrealista con personaggi invisibili
Surrealist Composition with Invisible Figures
1936 ca
Olio su cartone
60,9 x 45,8 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalì
Couple au tête plein de nuages (Coppia con la testa piena di nuvole)
Couple au tête plein de nuages (Couple with the Head full of Clouds)
1937
Olio su tavola di legno
94 x 79 cm (figura sinistra)
87 x 66 cm (figura destra)
Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Deposito Fondazione Isabella Scelsi, Rovereto
Salvador Dalì
Il piano surrealista
The Surrealist Piano
1937
Carboncino e pastello su carta
62,6 x 47,6 cm
Collezione Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Senza titolo. Architettura classica, Villa Giulia e il Corridoio palladiano
Untitled. Classic Architectura, Villa Giulia and Palladian Corridor
1937
Inchiostro a china su carta
79,3 x 58 cm
Collezione Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Impressioni d’Africa
Impressions of Africa
1938
Olio su tela
91,5 x 117,5 cm
Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam
Salvador Dalì
Senza titolo. Porta e corridoio
Untitled. Door and Corridor
1938 ca
Matita su carta
27,1 x 20,9 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Autoritratto molle con pancetta fritta
Soft Self Portrait with Grilled Bacon
1941
Olio su tela
61 x 51 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalì
Studio per “Il miele è più dolce del sangue”
Study for Honey is Sweeter than Blood
1941 ca
Matita su carta
58,8 x 73,4 cm
Collezione Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Donna nuda
Female Nude
1941 ca
Matita su carta
57,9 x 78,9 cm
Collezione Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Composition avec tour (Bozzetto per sipario di scena di “Café de chinitas”)
Composition avec tour (Sketch for curtain of “Café de chinitas”)
1943 ca
Olio su tela
60 x 90 cm
Collezione privata
Salvador Dalì
Tristan und Isolde (Bozzetto per sipario di scena Mad Tristan)
1944
Olio su tela
26,5 x 48,5 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Elefante con obelisco
Elephant with Obelisk
1946
Matita, inchiostro e acquarello su cartoncino
73,7 x 58,7 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Progetto per “Spellbound”
Set Design for "Spellbound"
1945 ca
Olio su cartone
88,8 x 113,1 cm
Collezione Fundació Gala Salvador-Dalí, Figueres
Salvador Dalì
Destino. Struttura triangolare con fontana riflettente
Triangular Structure with Reflecting Pool
1946
Acquarello su cartoncino da stampa
27,3 x 30,3 cm
Courtesy Animation Research Library, Walt Disney Animation Studios, Burbank
Salvador Dalì
Destino. Telefono bianco e rovine
White Telephone and Ruines
1946
Olio su masonite
25,5 x 30,2 cm
Courtesy Animation Research Library, Walt Disney Animation Studios, Burbank
Salvador Dalì
Destino. Grande testa di dio greco
Large Head of Greek God
1946
Olio su masonite
31,7 x 26,7 cm
Courtesy Animation Research Library, Walt Disney Animation Studios, Burbank
Salvador Dalì
Studio per “Leda atomica”
Preparatory drawing for Atomic Leda
1947
Matita e inchiostro di china su carta,
61 x 45,4 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Dematerializzazione vicino al naso di Nerone
Dematerialization Near the Nose of Nero
1947
Olio su tela
76,5 x 46 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
FEATHER EQUILIBRIUM. Equilibrio intra-atomico di una piuma di cigno
Intraatomic Equilibrium of a Swan's Feather
1947
Olio su tela
78 x 97 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalì
La Madonna di Port Lligat (prima versione)
The Madonna of Port Lligat (first version)
1949
Olio su tela
49,5 x 38,3 cm
Collezione Haggerty Museum of Art, Marquette University, Dono di Mr. e Mrs. Ira Haupt, Milwaukee
Salvador Dalì
Dalìdodecaedro
1959
Inchiostro a china su carta
31 x 23 cm
Collezione Eros Renzetti, Roma
Salvador Dalì
Studio per cinquanta dipinti astratti che visti a due iarde di distanza si trasformano in tre Lenin travestiti da cinese e che a 6 iarde appaiono come la testa di una tigre reale
Study for "Fifty Abstract Paintings which Seen from Two Metres Change into Three Lenins Disguised as Chinese and Seen from Six Metres Appear as the Head of a Royal Tiger"
1962
Tecnica mista su cartone, 51 x 76 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Luc Meynet e il suo angelo
Luc Meynet and his Angel
1962
Inchiostro e tempera su carta
43 x 33 cm
Cervinia, Collezione Cervino S.p.A.
Salvador Dalì
Il piede di Gala. Dipinto stereoscopico
Gala's Foot. Stereoscopic painting
1975-1976 ca.
Olio su tela, opera stereoscopica a due elementi
60 x 60 cm ciascuno
Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Il piede di Gala. Dipinto stereoscopico
Gala's Foot. Stereoscopic painting
1975-1976 ca.
Olio su tela, opera stereoscopica a due elementi
60 x 60 cm ciascuno
Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Alla ricerca della quarta dimensione
In Search of the Fourth Dimension
1979
Olio su tela
123,5 x 245,5 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
La perla. Da l’Infanta Margarita di Velázquez
The Pearl. After the Infanta Margarita by Velázquez
1981
Olio su tela
140 x 100 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Il cammino dell’enigma
The Path of the Enigma
1981
Olio su tela
140 x 94 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Eco geologica. La Pietà
Geological Echo. La Pietà
1982
Olio su tela
100 x 100 cm
Collezione Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Senza titolo. Da “Il Giorno” di Michelangelo
Untitled. After Michelangelo's "Day"
1982
Olio su tela
67 x 94,5 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Senza titolo. Da “La Notte” di Michelangelo
Untitled. After Michelangelo's "Night"
1982
Olio su tela
67 x 94,5 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
27 Illustrazioni per “The Autobiography of Benvenuto Cellini”
27 Illustration for "The Autobiography of Benvenuto Cellini"
1945
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Inchiostro su carta
24,5 x 22,7 cm
Salvador Dalì
38 Illustrazioni per “The First Part of the Life and Achievements of the Renowned Don Quixote de la Mancha”
38 Illustration for "The First part of the life and achievements of the renowned don Quixote de la Mancha"
1945
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Inchiostro a china su carta
30,9 x 32 cm
Salvador Dalì
Profumo “Dalì”
Perfume “Dalí”
1981 ca.
20,30 x 7,50 x 11,00 cm
La contessa Anna Laetitia Pecci-Blunt e Salvador Dalí nella piscina di Villa Pecci-Blunt a Marlia
The Contessa Anna Laetitia Pecci-Blunt and Salvador Dalí in the swimming pool of the Villa Pecci-Blunt in Marlia
1936
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Jean Rouvier, Corrado Cagli, la contessa Anna Laetitia Pecci-Blunt, Salvador Dalí, Peter Watson e un personaggio non identificato nella Villa Pecci-Blunt di Marlia
Jean Rouvier, Corrado Cagli, the Contessa Anna Laetitia Pecci-Blunt, Salvador Dalí, Peter Watson and an unidentified person in the swimming pool of the Villa Pecci-Blunt in Marlia
1936
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Cartoline di Salvador Dalí alla contessa Pecci Blunt
Postcards from Salvador Dalí to the Contessa Pecci-Blunt
1933
Collezione privata
Gala, Salvador Dalí e Edward James a Roma
Gala, Salvador Dalí and Edward James in Rome
1935
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí e Gala in sovrimpressione nella piscina della contessa Anna Laetitia Pecci-Blunt a Marlia
Salvador Dalí and Gala superimposed in the swimming pool of the Contessa Anna Laetitia Pecci-Blunt in Marlia
1936
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Jean Rouvier, Corrado Cagli e Salvador Dalí nella piscina di Villa Pecci-Blunt a Marlia
Jean Rouvier, Corrado Cagli and Salvador Dalí in the swimming pool of the Villa Pecci-Blunt in Marlia
1936
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Peter Watson, Jean Rouvier e Salvador Dalí nella piscina di Villa Pecci-Blunt a Marlia
Peter Watson, Jean Rouvier and Salvador Dalí in the swimming pool of the Villa Pecci-Blunt in Marlia
1936
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí, Fulco di Verdura, Corrado Cagli, Jean Rouvier, Peter Watson e Gala nella piscina di Villa Pecci-Blunt a Marlia
Salvador Dalí, Fulco di Verdura, Corrado Cagli, Jean Rouvier, Peter Watson and Gala in the swimming pool of the Villa Pecci-Blunt in Marlia
1936
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Rosalinda o Come vi piace
Archivio Riccardo De Antonis, Roma
Fondazione “Istituto Gramsci”. Archivio Luchino Visconti, Roma
Rosalinda o Come vi piace
Archivio Riccardo De Antonis, Roma
Fondazione “Istituto Gramsci”. Archivio Luchino Visconti, Roma
Luchino Visconti guarda il bozzetto di Rosalinda o Come vi piace nella sua casa di via Salaria
Luchino Visconti looking at the sketch of Rosalinda o Come vi piace in his house on Via Salaria
1949
Fondazione “Istituto Gramsci”. Archivio Luchino Visconti, Roma
Rosalinda o Come vi piace
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí nei giardini di Bomarzo
Salvador Dalí in the Gardens of Bomarzo.
1948
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí e Gala al ballo di Carlos de Beistegui a Venezia con gli abiti disegnati da Dalí e realizzati dalla casa Dior
Salvador Dalí and Gala at Carlos de Beistegui’s ball in Venice with the costumes designed by Dalí and made by Dior
1951
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
“18th century Venice recreated for a great ball” in Vogue.
1951
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí e Gala al ballo di Carlos de Beistegui a Venezia con gli abiti disegnati da Dalí e realizzati dalla casa Dior
Salvador Dalí and Gala at Carlos de Beistegui’s ball in Venice with the costumes designed by Dalí and made by Dior
1951
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalì con Fabrizio Clerici, Federico Veneziani, Raffaele Carrieri Venezia, 1948
Salvador Dalì with Fabrizio Clerici, Federico Veneziani and Raffaele Carrieri, Venice, 1948
Raccolte Museali Fratelli Alinari.-Archivio Clerici, Firenze
Gala e Salvador Dalí all’inaugurazione della retrospettiva a Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Gala and Salvador Dalí at the inauguration of the retrospective held at the Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí e Charles Chaplin a Roma
Salvador Dalí and Charlie Chaplin in Rome
1954
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí alla conferenza stampa della retrospettiva a Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Salvador Dalí at the press conference at the retrospective held at the Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Gala e Salvador Dalí all’inaugurazione della retrospettiva a Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Gala and Salvador Dalí at the inauguration of the retrospective held at the Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Fabrizio Clerici e Salvador Dalì in occasione della mostra a Palazzo Pallavicini Rospigliosi. Alla parete la Madonna di Port Lligat
Fabrizio Clerici and Salvador Dalí at the exhibition at the Palazzo Pallavicini Rospigliosi. The Madonna of Port Lligat can be seen on the wall
Raccolte Museali Fratelli Alinari -Archivio Clerici, Firenze
Palma Bucarelli, Soprintendente alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna, accoglie Salvador Dalì e sua moglie Gala, nel suo appartamento all'interno della Galleria dove ha organizzato un ricevimento in onore del maestro spagnolo
Palma Bucarelli, Curator of the Galleria Nazionale d’Arte Moderna, greets Salvador Dalí and his wife Gala in her apartment in the gallery, where she has organised a reception in honour of the Spanish master
1954
Collezione Lorenzo Cantatore, Roma
Salvador Dalí e Gala di fronte al Corpus hipercubicus il giorno della conferenza stampa per la retrospettiva a Palazzo Pallavicini Rospiglioni
Salvador Dalí and Gala in front of Corpus hibercubicus on the day of the press conference for the retrospective held at the Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí esce da un cubo metafisico alla conferenza stampa presso Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Salvador Dalí emerges from a metaphysical cube at the press conference at the Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí davanti alla Assumpta corpuscularia lapislazulina il giorno dell’inaugurazione della mostra di Salvador Dalí al Casino dell'Aurora di Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Salvador Dalí in front of Assumpta corpuscularia lapislazulina on the day of the inauguration of the Dalí exhibition at the Casino dell’Aurora, Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí a Roma
Salvador Dalí in Rome
Archivio Storico Luce, Roma
Salvador Dalí e il Rinoceronte
Salvador Dalí and the Rhinoceros
Halsman Archive
Archivio Storico Luce, Roma
Pubblicità della rivista Rhinoceros di Albert Skira e Salvador Dalí in New York Times
Advertisement in the New York Times for Rhinoceros magazine by Albert Skira and Salvador Dalí
1959
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Manifesto della mostra a Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Poster for the exhibition at the Palazzo Pallavicini Rospigliosi
1954
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí a Venezia
Salvador Dalí in Venice
Archivio DUfoto, Roma
Performance di Dalí a Venezia
Performance by Dalí in Venice
Archivio DUfoto, Roma
La Dama Spagnola e il Cavaliere Romano al Teatro La Fenice di Venezia
La Dama Spagnola e il Cavaliere Romano at Teatro La Fenice in Venice
Archivio DUfoto, Roma
Anna Magnani e Salvador Dalí si incontrano per progetto del film La carretilla de carne
Anna Magnani meets Salvador Dalí for the planned film La carretilla de carne
1953
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí dipinge Telefono bianco con rovine per il film di Walt Disney Destino
Salvador Dalí painting White Telephone and Ruins for the Walt Disney film Destino
1947
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí, Walt Disney, Gala e Lillian Disney a Port Lligat
Salvador Dalí, Walt Disney, Gala and Lillian Disney in Port Lligat
1957
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Federico Fellini, Gala e William Rothlein nei panni di Salvador Dalí
Federico Fellini, Gala e William Rothlein as Salvador Dalí
1964
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí dipinge il Don Quixote a Port Lligat
Dalí painting Don Quixote in Port Lligat
1964
Aldo Palazzi Editore
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
L’editore Giancarlo Palazzi, Salvador Dalí e Sirio Musso, direttore artistico della rivista Tempo, a Port Lligat
Publisher Giancarlo Palazzi, Salvador Dalí and Sirio Musso, art director of Tempo magazine, in Port Lligat
1964
Aldo Palazzi Editore
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Automobili della casa editrice Aldo Palazzi pubblicizzano il numero speciale della rivista Tempo dedicato a Salvador Dalí
Cars belonging to the Aldo Palazzi publishing house advertising the special issue of Tempo magazine dedicated to Salvador Dalí.
1964
Aldo Palazzi Editore
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Presentazione alla stampa del numero speciale della rivista “Tempo”
Press presentation of the special issue of Tempo magazine
1964
Aldo Palazzi Editore
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Invito al cocktail per la pubblicazione nel Tempo del Don Chisciotte illustrato da Salvador Dalí
Invitation to the cocktail party celebrating the publication in Tempo magazine of Don Quixote illustrated by Salvador Dalí.
1964
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Fascicoli del Don Chisciotte nella rivista Tempo
Don Quixote inserts in Tempo magazine
1964
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Dalí e il Don Chisciotte
Dalí and Don Quixote
Archivio Dufoto, Roma
Pubblicità “Rosso Antico” in Domenica del Corriere
“Rosso Antico” advertisement in Domenica del Corriere
1971
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Bottiglie "Rosso Antico" illustrate da Dalí
“Rosso Antico” bottles illustrated by Dalí
Collezione privata
Ernesto Caballo
Il Cervino e la sua tavolozza
Vol I-II
1963
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Object inutile, vase sur un probleme de topologie negative
1973
Matita su carta 66 x 53 cm
Museo Alessi, Omegna
Dali para Alessi, album fotografico
1973
Museo Alessi, Omegna
Calendario della Manifattura Ceramica Pozzi
Calendar for Manifattura Ceramica Pozzi
1965
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Francobolli
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Francobolli con la riproduzione del Cristo di San Juan de la Cruz
Postage stamps with reproduction of Christ of San Juan de la Cruz
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Ferruccio Frigè
Disegno tecnico pneumatico Pirelli Cinturato CN53
Technical drawing for Pirelli CN53 bias-belted tyre
1970
China e tempera su carta, 51 x 36,5 cm
Fondazione Pirelli, Milano
Dalí e Pirelli
Portfolio Pirelli 463/1000
Dalí and Pirelli
Portfolio Pirelli 463/1000
1995
Collezione privata
Studium
Los grandes maestros de la pintura. Miguel Ángel
1919
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
50 Segreti magici per dipingere
50 Secrets of Magic Craftsmanship
1948
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Dalídodecaedro
Dalídodecahedron
1959
Inchiostro a china su carta
31 x 23 cm
Collezione Eros Renzetti, Roma
Catalogo della mostra tenutasi alla Julien Levy Gallery
Catalogue of the exhibition held at the Julien Levy Gallery
1941
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
La Divina Commedia
1954
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Lettera del padre di Salvador Dalí al figlio
Letter to Salvador Dalí from his father
1945
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Tempo
1964
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Telegramma di Harbazar Parigi a Dalí
Telegram from Harbazar Parigi to Dalí
1938
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Invito all’inaugurazione della mostra a Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Invitation to the inauguration of the exhibition at the Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Testo del discorso pronunciato alla conferenza stampa presso Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Text of the speech given at the press conference at the Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Invito di Carlos de Beistegui al ballo di Palazzo Labia a Venezia
Invitation from Carlos de Beistegui to the ball at the Palazzo Labia in Venice
1951
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Gala nel giardino di Villa Palagonia
Gala in the garden of the Villa Palagonia
1965
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Locandina di Rosalinda o Come vi piace
Poster for Rosalinda o Come vi piace
1948
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Telegramma di Luchino Visconti a Salvador Dalí
Telegram from Luchino Visconti to Salvador Dalí
1948
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Invito alla Mostra di Salvador Dalí alla Galleria dell’Obelisco
Invitation to the Salvador Dalí exhibition at the Galleria dell’Obelisco
1948
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Locandina di La Dama Spagnola e il Cavaliere Romano. Gala
Poster for La Dama Spagnola e il Cavaliere Romano. Gala}
1961
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Copertina del disco di Scarlatti illustrata da Dalí
Sleeve for the Scarlatti record illustrated by Dalí
1961
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Prima pagina del manoscritto La carretilla de carne
First page of the script of La carretilla de carne
1948
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí, Sophia Loren e Paul Newman
Salvador Dalí, Sophia Loren and Paul Newman
1964
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Telegramma di Federico Fellini a Salvador Dalí
Telegram from Federico Fellini to Salvador Dalí
1964
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Dalí davanti alle scenografie di Spellbound
Dalí in front of the scenery for Spellbound
1945
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Il libro dell’Apocalisse nella Sala del Trono al Vaticano
The Book of Apocaliss in the Sala del Trono in the Vatican
1963
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Pubblicità del libro Hidden Faces di Salvador Dalí
Advertisement for Salvador Dalí’s book Hidden Faces
1944
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Gala con il cappello-scarpa di Elsa Schiaparelli ispirato da un disegno di Salvador Dalí
Gala wearing the hat-scarf by Elsa Schiaparelli inspired by a drawing by Salvador Dalí
1938
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí e Gala in visita da papa Giovanni XXIII
Salvador Dalí and Gala at an audience with Pope John XXIII
1959
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí a Port Lligat
Salvador Dalí in Port Lligat
1964
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Perfume Dalí
1981 ca
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Lettere di Salvador Dalì a Luchino Visconti
Letters from Salvador Dalí to Luchino Visconti
1948
Fondazione “Istituto Gramsci”. Archivio Luchino Visconti, Roma
Album fotografico appartenuto a Visconti con foto di scena di Rosalinda o Come vi piace
Photograph album that belonged to Visconti with photos of scenes from Rosalinda o Come vi piace
1948
Fondazione “Istituto Gramsci”. Archivio Luchino Visconti, Roma
Appunti sui costumi di scena per Rosalinda o Come vi piace
Notes on costumes for Rosalinda o Come vi piace
1948
Fondazione “Istituto Gramsci”. Archivio Luchino Visconti, Roma
Inventario del materiale scenico per Rosalinda o Come vi piace autografo di Franco Zeffirelli
Inventory of stage props for Rosalinda or o Come vi piace written by Franco Zeffirelli
1948
Fondazione “Istituto Gramsci”. Archivio Luchino Visconti, Roma
Appunto con la lista dei personaggi e degli attori di Rosalinda o Come vi piace autografo di Visconti
Note with the cast of characters and actors of Rosalinda o Come vi piace written by Visconti
1948
Fondazione “Istituto Gramsci”. Archivio Luchino Visconti, Roma
La settimana INCOM
1948
Biblioteca Nazionale Centrale, Roma
Catalogo della Decima Triennale di Milano
Esposizione Internazionale delle Arti Decorative e Industriali Moderne e dell'Architettura Moderna
Catalogue of the 10th Milan Triennale
International Exhibition of Modern Decorative and Industrial Arts and Modern Architecture
1954
Fondazione La Triennale di Milano
Cataloghi delle Biennali di Venezia che hanno visto la partecipazione di Dalí
Catalogues of the Venice Biennales in which Dalí participated
La Biennale di Venezia, Archivio Storico delle Arti Contemporanee
Catalogo della mostra a Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Catalogue for the exhibition at the Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Roma, 1954
Collezione privata
Illustrazioni di Salvador Dalí per la Divina Commedia, tavole policrome da acquarelli originali, stampate a Parigi sotto la direzione di Raymond Jacquet
Illustrations by Salvador Dalí for the Divina Commedia, polychrome plates from original watercolours, printed in Paris under the direction of Raymond Jacquet
1964
Collezione privata
La Divina Commedia con le illustrazioni di Salvador Dalí
The Divina Commedia with illustrations by Salvador Dalí
Collezione privata
Salvador Dalí e Gala all'Hotel St Regis di New York
con dedica a Fabrizio Clerici
Salvador Dalí and Gala at the Hotel St Regis in New York
with dedication to Fabrizio Clerici
Collezione Eros Renzetti, Roma
Telegramma di Salvador Dalí a Fabrizio Clerici
Telegram from Salvador Dalí to Fabrizio Clerici
Archivio Fabrizio Clerici, Roma
Pubblicazione della Collezione dell’Obelisco
con dedica di Alberto Lattuada a Fabrizio Clerici
Publication of the Collezione dell’Obelisco
with dedication to Alberto Lattuada and Fabrizio Clerici
Collezione Eros Renzetti, Roma
James Thrall Soby
Salvador Dalí
The MoMA NY, 1946
con dedica di Salvador Dalì a Fabrizio Clerici
with dedication by Salvador Dalì to Fabrizio Clerici
Collezione Eros Renzetti, Roma
Maurice Sandoz
Fantastic Memories
con dedica di Salvador Dalì a Fabrizio Clerici
with dedication by Salvador Dalì to Fabrizio Clerici
Doubleday, Doran & Co., Inc Garden City NY, 1944
Federico Fellini
Il libro dei sogni
Edizione 658/1000
Collezione Vincenzo Mollica
Roberto Gagnor (sceneggiatore), Giorgio Cavazzano (disegnatore)
Tavole originali della storia Topolino e il surreale viaggio del Destino pubblicata in Topolino n. 2861
Roberto Gagnor (screenwriter), Giorgio Cavazzano (cartoonist)
Original plates of the story Topolino e il surreale viaggio del Destino published in Topolino n. 2861
Inchiostro su cartoncino, 25 x 35 cm
Courtesy The Walt Disney Company Italia Srl, Milano
Topolino
Disney incontra Dalí
Disney meets Dalí
Collezione privata
Federico Fellini e Salvador Dalí
Federico Fellini and Salvador Dalí
Archivi Farabola, Vaiano Cremasco
Trousse di Irene Brin in argento filettata d'oro
Silver clutch bag with gold threads owned by Irene Brin
Archivio Irene Brin, Courtesy La Centrale dell'Arte, Roma-NewYork
Catalogo realizzato in occasione dei dieci anni di attività della Galleria Obelisco, (1946-1955)
Catalogue published on occasion of the 10th anniversary of the Galleria Obelisco, (1946–1955)
Archivio Irene Brin, Courtesy La Centrale dell'Arte, Roma-NewYork
Abiti del ballo Beistegui a Palazzo Labia
Costumes for the Beistegui ball at the Palazzo Labia
Collezione privata
Studium
Los grandes maestros de la pintura. Miguel Ángel
1919
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
50 Segreti magici per dipingere
50 Secrets of Magic Craftsmanship
1948
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí di fronte al gruppo scultoreo L’estasi di Santa Teresa di Bernini nella chiesa di Santa Maria della Vittoria a Roma
Salvador Dalí in front of Bernini’s sculptural group of L’estasi di Santa Teresa in the church of Santa Maria della Vittoria in Rome
1954
Archivi Farabola, Vaiano Cremasco
Abito di Rosalinda disegnato da Salvador Dali per lo spettacolo Rosalinda o Come vi piace
Rosalind’s costume designed by Dalí for the play Rosalinda o Come vi piace
Collezione Fondazione Tirelli Trappetti, Roma
Abito del buffone Pietra di Paragone disegnato da Salvador Dali per lo spettacolo Rosalinda o Come vi piace
Costume for Touchstone, the clown, designed by Dalí for the play Rosalinda o Come vi piace
Collezione Fondazione Tirelli Trappetti, Roma
Vespa 150
1962
Museo Piaggio "Giovanni Alberto Agnelli", Pontedera
Salvador Dalí
Dalídodecaedro
Dalídodecahedron
1959
Inchiostro a china su carta
31 x 23 cm
Collezione Eros Renzetti, Roma
Manifesto della mostra a Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Poster for the exhibition at the Palazzo Pallavicini Rospigliosi
1954
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Testa di Zeus
Head of Zeus
Calco originale da scultura romana del I secolo a.C.
Antiquarium Comunale, Otricoli
Testa di Zeus
Head of Zeus
Antiquarium Comunale, Otricoli
Ritratto di Nerone
Bust of Nerone
Calco originale da scultura romana del I secolo d.C.
Museo della Civiltà Romana, Roma
Ritratto di Nerone
Bust of Nerone
Museo della Civiltà Romana, Roma
Roberto Gagnor (sceneggiatore), Giorgio Cavazzano (disegnatore)
Tavole originali della storia Topolino e il surreale viaggio del Destino pubblicata in Topolino n. 2861
Roberto Gagnor (screenwriter), Giorgio Cavazzano (cartoonist)
Original plates of the story Topolino e il surreale viaggio del Destino published in Topolino n. 2861
Inchiostro su cartoncino, 25 x 35 cm
Courtesy The Walt Disney Company Italia Srl, Milano
Abiti del ballo Beistegui a Palazzo Labia
Costumes for the Beistegui ball at the Palazzo Labia
Collezione privata
Salvador Dalì
Autoritratto con il collo di Raffaello
Self-Portrait with Raphaelesque Neck
1921 ca
Olio su tela
40,5 x 53 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalì
Cadaqués vista dalla torre di Capo Creus
View of Cadaqués from the Creus Tower
1923 ca
Olio su tela
98 x 100 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalì
Bagnanti di Llaner
Bathers of Llaner
1923
Olio su cartone su legno
73,8 x 101,5 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalì
Ritratto di mia sorella
Portrait of My Sister
1925
Olio su tela
92 x 65 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalì
Tavola in fronte al mare. Omaggio a Eric Satie
Table in front of the Sea. Homage to Eric Satie
1926
Olio su tela
149,5 x 90 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalì
Composizione con tre figure. “Accademia neocubista”
Composition with Three Figures. "Neo-Cubist Accademy"
1926
Olio su tela
190 x 200 cm
Museu de Montserrat,
Donazione Josefina Cusí, Montserrat
Salvador Dalì
Nascita del bambin Gesù. Omaggio a Fra’ Angelico
Birth of Christ Child. Homage to Fra' Angelico
1926 ca.
Collage e inchiostro su carta
13,5 x 8,7 cm
Collezione Fundación Federico Garcia Lorca, Madrid
Salvador Dalì
Le sentiment de vitesse (Il sentimento della velocità)
Le sentiment de vitesse (The sense of Speed)
1931
Olio su tela
33 x 24 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalì
Due studi per “La vieillesse de Guillaume Tell”
Two studies for “La vieillesse de Guillaume Tell”
1931 ca.
Inchiostro a china e matita su carta
24,8 x 18 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Gradiva retrouve les ruines antropomorphes (Fantasie rétrospective)
Gradiva ritrova le rovine antropomorfiche (Fantasia retrospettiva)
Gradiva retrouve les ruines antropomorphes (Fantasie rétrospective)
Gradiva Rediscovers the Anthropomorphic Ruins (Retrospective Fantasy)
1931-1932 ca.
Olio su tela
65 x 54 cm
Museo Thyssen-Bornemisza, Madrid
Salvador Dalì
La coppia
La couple
1933
Matita su carta
53,8 x 36 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Busto di donna retrospettivo
Retrospective Bust of a Woman
1970 (edizione dell'opera del 1933)
Assemblage in bronzo dipinto con penne e oggetti in plastica e latta
74,5 x 67 x 28 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
"Angelus" architettonico di Millet
"Angelus" Architectonic of Millet
1933
Olio su tela
73 x 60 cm
Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid
Salvador Dalì
Inizio automatico di un ritratto di Gala
Automatic Beginning of a Portrait of Gala
1933 ca
Olio su compensato
14 x 16,2 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalì
Eclipse et osmose végétals (Eclissi e osmosi vegetali)
Eclipse et osmose végétals (Eclipse and Vegetable Osmosis)
1934
Olio su tela
65,5 x 53,5 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalì
Le spectre du Sex-Appeal (Lo spettro del sex appeal)
Le spectre du Sex-Appeal (The Spectre of Sex-Appeal)
1934 ca.
Olio su tavola di legno
17,9 x 13,9 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalì
Court ouest de l'Ile des morts (Obsession reconstitutive d'après Böcklin)
Cortile ovest dell’Isola dei morti (Ossessione ricostitutiva da Boëcklin)
Court ouest de l'Ile des morts (Obsession reconstitutive d'après Böcklin)
West Side of the Isle of the Death (Reconstructed Compulsive Image after Böcklin)
1934
Olio su tela
65,5x 53 cm
La Coruña, Collezione Novagalicia Banco
Salvador Dalì
Figura e drappeggio in un paesaggio
Figure and Drape in a Landscape
1935
Olio su tela
55,5 x 46 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalì
Studio per “Singolarità”. Mobili surrealisti
Study for "Singularities". Surrealistic Furniture
1934-1935 ca.
Matita su carta
25,2 x 37,1 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalì
Singolarità
Singularities
1935 ca
Olio e collage su tavola
40,5 x 50 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalì
Telefono aragosta
Lobster telephone
1938
Materiali vari,
19 x 31 x 16 cm
The Edward James Trust
Salvador Dalì
Divano-labbra di Mae West
Mae West lip sofa
1938
Materiali vari,
79 x 206 x 91,5cm
The Edward James Trust
Salvador Dalì
Composizione surrealista con personaggi invisibili
Surrealist Composition with Invisible Figures
1936 ca
Olio su cartone
60,9 x 45,8 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalì
Couple au tête plein de nuages (Coppia con la testa piena di nuvole)
Couple au tête plein de nuages (Couple with the Head full of Clouds)
1937
Olio su tavola di legno
94 x 79 cm (figura sinistra)
87 x 66 cm (figura destra)
Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Deposito Fondazione Isabella Scelsi, Rovereto
Salvador Dalì
Il piano surrealista
The Surrealist Piano
1937
Carboncino e pastello su carta
62,6 x 47,6 cm
Collezione Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Senza titolo. Architettura classica, Villa Giulia e il Corridoio palladiano
Untitled. Classic Architectura, Villa Giulia and Palladian Corridor
1937
Inchiostro a china su carta
79,3 x 58 cm
Collezione Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Impressioni d’Africa
Impressions of Africa
1938
Olio su tela
91,5 x 117,5 cm
Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam
Salvador Dalì
Senza titolo. Porta e corridoio
Untitled. Door and Corridor
1938 ca
Matita su carta
27,1 x 20,9 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Autoritratto molle con pancetta fritta
Soft Self Portrait with Grilled Bacon
1941
Olio su tela
61 x 51 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalì
Studio per “Il miele è più dolce del sangue”
Study for Honey is Sweeter than Blood
1941 ca
Matita su carta
58,8 x 73,4 cm
Collezione Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Donna nuda
Female Nude
1941 ca
Matita su carta
57,9 x 78,9 cm
Collezione Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Composition avec tour (Bozzetto per sipario di scena di “Café de chinitas”)
Composition avec tour (Sketch for curtain of “Café de chinitas”)
1943 ca
Olio su tela
60 x 90 cm
Collezione privata
Salvador Dalì
Tristan und Isolde (Bozzetto per sipario di scena Mad Tristan)
1944
Olio su tela
26,5 x 48,5 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Elefante con obelisco
Elephant with Obelisk
1946
Matita, inchiostro e acquarello su cartoncino
73,7 x 58,7 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Progetto per “Spellbound”
Set Design for "Spellbound"
1945 ca
Olio su cartone
88,8 x 113,1 cm
Collezione Fundació Gala Salvador-Dalí, Figueres
Salvador Dalì
Destino. Struttura triangolare con fontana riflettente
Triangular Structure with Reflecting Pool
1946
Acquarello su cartoncino da stampa
27,3 x 30,3 cm
Courtesy Animation Research Library, Walt Disney Animation Studios, Burbank
Salvador Dalì
Destino. Telefono bianco e rovine
White Telephone and Ruines
1946
Olio su masonite
25,5 x 30,2 cm
Courtesy Animation Research Library, Walt Disney Animation Studios, Burbank
Salvador Dalì
Destino. Grande testa di dio greco
Large Head of Greek God
1946
Olio su masonite
31,7 x 26,7 cm
Courtesy Animation Research Library, Walt Disney Animation Studios, Burbank
Salvador Dalì
Studio per “Leda atomica”
Preparatory drawing for Atomic Leda
1947
Matita e inchiostro di china su carta,
61 x 45,4 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Dematerializzazione vicino al naso di Nerone
Dematerialization Near the Nose of Nero
1947
Olio su tela
76,5 x 46 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
FEATHER EQUILIBRIUM. Equilibrio intra-atomico di una piuma di cigno
Intraatomic Equilibrium of a Swan's Feather
1947
Olio su tela
78 x 97 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalì
La Madonna di Port Lligat (prima versione)
The Madonna of Port Lligat (first version)
1949
Olio su tela
49,5 x 38,3 cm
Collezione Haggerty Museum of Art, Marquette University, Dono di Mr. e Mrs. Ira Haupt, Milwaukee
Salvador Dalì
Dalìdodecaedro
1959
Inchiostro a china su carta
31 x 23 cm
Collezione Eros Renzetti, Roma
Salvador Dalì
Studio per cinquanta dipinti astratti che visti a due iarde di distanza si trasformano in tre Lenin travestiti da cinese e che a 6 iarde appaiono come la testa di una tigre reale
Study for "Fifty Abstract Paintings which Seen from Two Metres Change into Three Lenins Disguised as Chinese and Seen from Six Metres Appear as the Head of a Royal Tiger"
1962
Tecnica mista su cartone, 51 x 76 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Luc Meynet e il suo angelo
Luc Meynet and his Angel
1962
Inchiostro e tempera su carta
43 x 33 cm
Cervinia, Collezione Cervino S.p.A.
Salvador Dalì
Il piede di Gala. Dipinto stereoscopico
Gala's Foot. Stereoscopic painting
1975-1976 ca.
Olio su tela, opera stereoscopica a due elementi
60 x 60 cm ciascuno
Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Il piede di Gala. Dipinto stereoscopico
Gala's Foot. Stereoscopic painting
1975-1976 ca.
Olio su tela, opera stereoscopica a due elementi
60 x 60 cm ciascuno
Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Alla ricerca della quarta dimensione
In Search of the Fourth Dimension
1979
Olio su tela
123,5 x 245,5 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
La perla. Da l’Infanta Margarita di Velázquez
The Pearl. After the Infanta Margarita by Velázquez
1981
Olio su tela
140 x 100 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Il cammino dell’enigma
The Path of the Enigma
1981
Olio su tela
140 x 94 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Eco geologica. La Pietà
Geological Echo. La Pietà
1982
Olio su tela
100 x 100 cm
Collezione Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Senza titolo. Da “Il Giorno” di Michelangelo
Untitled. After Michelangelo's "Day"
1982
Olio su tela
67 x 94,5 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
Senza titolo. Da “La Notte” di Michelangelo
Untitled. After Michelangelo's "Night"
1982
Olio su tela
67 x 94,5 cm
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Salvador Dalì
27 Illustrazioni per “The Autobiography of Benvenuto Cellini”
27 Illustration for "The Autobiography of Benvenuto Cellini"
1945
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Inchiostro su carta
24,5 x 22,7 cm
Salvador Dalì
38 Illustrazioni per “The First Part of the Life and Achievements of the Renowned Don Quixote de la Mancha”
38 Illustration for "The First part of the life and achievements of the renowned don Quixote de la Mancha"
1945
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalì, Figueres
Inchiostro a china su carta
30,9 x 32 cm
Salvador Dalì
Profumo “Dalì”
Perfume “Dalí”
1981 ca.
20,30 x 7,50 x 11,00 cm
La contessa Anna Laetitia Pecci-Blunt e Salvador Dalí nella piscina di Villa Pecci-Blunt a Marlia
The Contessa Anna Laetitia Pecci-Blunt and Salvador Dalí in the swimming pool of the Villa Pecci-Blunt in Marlia
1936
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Jean Rouvier, Corrado Cagli, la contessa Anna Laetitia Pecci-Blunt, Salvador Dalí, Peter Watson e un personaggio non identificato nella Villa Pecci-Blunt di Marlia
Jean Rouvier, Corrado Cagli, the Contessa Anna Laetitia Pecci-Blunt, Salvador Dalí, Peter Watson and an unidentified person in the swimming pool of the Villa Pecci-Blunt in Marlia
1936
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Cartoline di Salvador Dalí alla contessa Pecci Blunt
Postcards from Salvador Dalí to the Contessa Pecci-Blunt
1933
Collezione privata
Gala, Salvador Dalí e Edward James a Roma
Gala, Salvador Dalí and Edward James in Rome
1935
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí e Gala in sovrimpressione nella piscina della contessa Anna Laetitia Pecci-Blunt a Marlia
Salvador Dalí and Gala superimposed in the swimming pool of the Contessa Anna Laetitia Pecci-Blunt in Marlia
1936
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Jean Rouvier, Corrado Cagli e Salvador Dalí nella piscina di Villa Pecci-Blunt a Marlia
Jean Rouvier, Corrado Cagli and Salvador Dalí in the swimming pool of the Villa Pecci-Blunt in Marlia
1936
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Peter Watson, Jean Rouvier e Salvador Dalí nella piscina di Villa Pecci-Blunt a Marlia
Peter Watson, Jean Rouvier and Salvador Dalí in the swimming pool of the Villa Pecci-Blunt in Marlia
1936
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí, Fulco di Verdura, Corrado Cagli, Jean Rouvier, Peter Watson e Gala nella piscina di Villa Pecci-Blunt a Marlia
Salvador Dalí, Fulco di Verdura, Corrado Cagli, Jean Rouvier, Peter Watson and Gala in the swimming pool of the Villa Pecci-Blunt in Marlia
1936
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Rosalinda o Come vi piace
Archivio Riccardo De Antonis, Roma
Fondazione “Istituto Gramsci”. Archivio Luchino Visconti, Roma
Rosalinda o Come vi piace
Archivio Riccardo De Antonis, Roma
Fondazione “Istituto Gramsci”. Archivio Luchino Visconti, Roma
Luchino Visconti guarda il bozzetto di Rosalinda o Come vi piace nella sua casa di via Salaria
Luchino Visconti looking at the sketch of Rosalinda o Come vi piace in his house on Via Salaria
1949
Fondazione “Istituto Gramsci”. Archivio Luchino Visconti, Roma
Rosalinda o Come vi piace
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí nei giardini di Bomarzo
Salvador Dalí in the Gardens of Bomarzo.
1948
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí e Gala al ballo di Carlos de Beistegui a Venezia con gli abiti disegnati da Dalí e realizzati dalla casa Dior
Salvador Dalí and Gala at Carlos de Beistegui’s ball in Venice with the costumes designed by Dalí and made by Dior
1951
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
“18th century Venice recreated for a great ball” in Vogue.
1951
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí e Gala al ballo di Carlos de Beistegui a Venezia con gli abiti disegnati da Dalí e realizzati dalla casa Dior
Salvador Dalí and Gala at Carlos de Beistegui’s ball in Venice with the costumes designed by Dalí and made by Dior
1951
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalì con Fabrizio Clerici, Federico Veneziani, Raffaele Carrieri Venezia, 1948
Salvador Dalì with Fabrizio Clerici, Federico Veneziani and Raffaele Carrieri, Venice, 1948
Raccolte Museali Fratelli Alinari.-Archivio Clerici, Firenze
Gala e Salvador Dalí all’inaugurazione della retrospettiva a Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Gala and Salvador Dalí at the inauguration of the retrospective held at the Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí e Charles Chaplin a Roma
Salvador Dalí and Charlie Chaplin in Rome
1954
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí alla conferenza stampa della retrospettiva a Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Salvador Dalí at the press conference at the retrospective held at the Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Gala e Salvador Dalí all’inaugurazione della retrospettiva a Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Gala and Salvador Dalí at the inauguration of the retrospective held at the Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Fabrizio Clerici e Salvador Dalì in occasione della mostra a Palazzo Pallavicini Rospigliosi. Alla parete la Madonna di Port Lligat
Fabrizio Clerici and Salvador Dalí at the exhibition at the Palazzo Pallavicini Rospigliosi. The Madonna of Port Lligat can be seen on the wall
Raccolte Museali Fratelli Alinari -Archivio Clerici, Firenze
Palma Bucarelli, Soprintendente alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna, accoglie Salvador Dalì e sua moglie Gala, nel suo appartamento all'interno della Galleria dove ha organizzato un ricevimento in onore del maestro spagnolo
Palma Bucarelli, Curator of the Galleria Nazionale d’Arte Moderna, greets Salvador Dalí and his wife Gala in her apartment in the gallery, where she has organised a reception in honour of the Spanish master
1954
Collezione Lorenzo Cantatore, Roma
Salvador Dalí e Gala di fronte al Corpus hipercubicus il giorno della conferenza stampa per la retrospettiva a Palazzo Pallavicini Rospiglioni
Salvador Dalí and Gala in front of Corpus hibercubicus on the day of the press conference for the retrospective held at the Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí esce da un cubo metafisico alla conferenza stampa presso Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Salvador Dalí emerges from a metaphysical cube at the press conference at the Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí davanti alla Assumpta corpuscularia lapislazulina il giorno dell’inaugurazione della mostra di Salvador Dalí al Casino dell'Aurora di Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Salvador Dalí in front of Assumpta corpuscularia lapislazulina on the day of the inauguration of the Dalí exhibition at the Casino dell’Aurora, Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí a Roma
Salvador Dalí in Rome
Archivio Storico Luce, Roma
Salvador Dalí e il Rinoceronte
Salvador Dalí and the Rhinoceros
Halsman Archive
Archivio Storico Luce, Roma
Pubblicità della rivista Rhinoceros di Albert Skira e Salvador Dalí in New York Times
Advertisement in the New York Times for Rhinoceros magazine by Albert Skira and Salvador Dalí
1959
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Manifesto della mostra a Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Poster for the exhibition at the Palazzo Pallavicini Rospigliosi
1954
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí a Venezia
Salvador Dalí in Venice
Archivio DUfoto, Roma
Performance di Dalí a Venezia
Performance by Dalí in Venice
Archivio DUfoto, Roma
La Dama Spagnola e il Cavaliere Romano al Teatro La Fenice di Venezia
La Dama Spagnola e il Cavaliere Romano at Teatro La Fenice in Venice
Archivio DUfoto, Roma
Anna Magnani e Salvador Dalí si incontrano per progetto del film La carretilla de carne
Anna Magnani meets Salvador Dalí for the planned film La carretilla de carne
1953
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí dipinge Telefono bianco con rovine per il film di Walt Disney Destino
Salvador Dalí painting White Telephone and Ruins for the Walt Disney film Destino
1947
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí, Walt Disney, Gala e Lillian Disney a Port Lligat
Salvador Dalí, Walt Disney, Gala and Lillian Disney in Port Lligat
1957
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Federico Fellini, Gala e William Rothlein nei panni di Salvador Dalí
Federico Fellini, Gala e William Rothlein as Salvador Dalí
1964
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí dipinge il Don Quixote a Port Lligat
Dalí painting Don Quixote in Port Lligat
1964
Aldo Palazzi Editore
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
L’editore Giancarlo Palazzi, Salvador Dalí e Sirio Musso, direttore artistico della rivista Tempo, a Port Lligat
Publisher Giancarlo Palazzi, Salvador Dalí and Sirio Musso, art director of Tempo magazine, in Port Lligat
1964
Aldo Palazzi Editore
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Automobili della casa editrice Aldo Palazzi pubblicizzano il numero speciale della rivista Tempo dedicato a Salvador Dalí
Cars belonging to the Aldo Palazzi publishing house advertising the special issue of Tempo magazine dedicated to Salvador Dalí.
1964
Aldo Palazzi Editore
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Presentazione alla stampa del numero speciale della rivista “Tempo”
Press presentation of the special issue of Tempo magazine
1964
Aldo Palazzi Editore
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Invito al cocktail per la pubblicazione nel Tempo del Don Chisciotte illustrato da Salvador Dalí
Invitation to the cocktail party celebrating the publication in Tempo magazine of Don Quixote illustrated by Salvador Dalí.
1964
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Fascicoli del Don Chisciotte nella rivista Tempo
Don Quixote inserts in Tempo magazine
1964
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Dalí e il Don Chisciotte
Dalí and Don Quixote
Archivio Dufoto, Roma
Pubblicità “Rosso Antico” in Domenica del Corriere
“Rosso Antico” advertisement in Domenica del Corriere
1971
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Bottiglie "Rosso Antico" illustrate da Dalí
“Rosso Antico” bottles illustrated by Dalí
Collezione privata
Ernesto Caballo
Il Cervino e la sua tavolozza
Vol I-II
1963
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Object inutile, vase sur un probleme de topologie negative
1973
Matita su carta 66 x 53 cm
Museo Alessi, Omegna
Dali para Alessi, album fotografico
1973
Museo Alessi, Omegna
Calendario della Manifattura Ceramica Pozzi
Calendar for Manifattura Ceramica Pozzi
1965
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Francobolli
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Francobolli con la riproduzione del Cristo di San Juan de la Cruz
Postage stamps with reproduction of Christ of San Juan de la Cruz
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Ferruccio Frigè
Disegno tecnico pneumatico Pirelli Cinturato CN53
Technical drawing for Pirelli CN53 bias-belted tyre
1970
China e tempera su carta, 51 x 36,5 cm
Fondazione Pirelli, Milano
Dalí e Pirelli
Portfolio Pirelli 463/1000
Dalí and Pirelli
Portfolio Pirelli 463/1000
1995
Collezione privata
Studium
Los grandes maestros de la pintura. Miguel Ángel
1919
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
50 Segreti magici per dipingere
50 Secrets of Magic Craftsmanship
1948
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Dalídodecaedro
Dalídodecahedron
1959
Inchiostro a china su carta
31 x 23 cm
Collezione Eros Renzetti, Roma
Catalogo della mostra tenutasi alla Julien Levy Gallery
Catalogue of the exhibition held at the Julien Levy Gallery
1941
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
La Divina Commedia
1954
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Lettera del padre di Salvador Dalí al figlio
Letter to Salvador Dalí from his father
1945
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Tempo
1964
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Telegramma di Harbazar Parigi a Dalí
Telegram from Harbazar Parigi to Dalí
1938
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Invito all’inaugurazione della mostra a Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Invitation to the inauguration of the exhibition at the Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Testo del discorso pronunciato alla conferenza stampa presso Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Text of the speech given at the press conference at the Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Invito di Carlos de Beistegui al ballo di Palazzo Labia a Venezia
Invitation from Carlos de Beistegui to the ball at the Palazzo Labia in Venice
1951
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Gala nel giardino di Villa Palagonia
Gala in the garden of the Villa Palagonia
1965
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Locandina di Rosalinda o Come vi piace
Poster for Rosalinda o Come vi piace
1948
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Telegramma di Luchino Visconti a Salvador Dalí
Telegram from Luchino Visconti to Salvador Dalí
1948
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Invito alla Mostra di Salvador Dalí alla Galleria dell’Obelisco
Invitation to the Salvador Dalí exhibition at the Galleria dell’Obelisco
1948
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Locandina di La Dama Spagnola e il Cavaliere Romano. Gala
Poster for La Dama Spagnola e il Cavaliere Romano. Gala}
1961
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Copertina del disco di Scarlatti illustrata da Dalí
Sleeve for the Scarlatti record illustrated by Dalí
1961
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Prima pagina del manoscritto La carretilla de carne
First page of the script of La carretilla de carne
1948
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí, Sophia Loren e Paul Newman
Salvador Dalí, Sophia Loren and Paul Newman
1964
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Telegramma di Federico Fellini a Salvador Dalí
Telegram from Federico Fellini to Salvador Dalí
1964
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Dalí davanti alle scenografie di Spellbound
Dalí in front of the scenery for Spellbound
1945
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Il libro dell’Apocalisse nella Sala del Trono al Vaticano
The Book of Apocaliss in the Sala del Trono in the Vatican
1963
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Pubblicità del libro Hidden Faces di Salvador Dalí
Advertisement for Salvador Dalí’s book Hidden Faces
1944
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Gala con il cappello-scarpa di Elsa Schiaparelli ispirato da un disegno di Salvador Dalí
Gala wearing the hat-scarf by Elsa Schiaparelli inspired by a drawing by Salvador Dalí
1938
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí e Gala in visita da papa Giovanni XXIII
Salvador Dalí and Gala at an audience with Pope John XXIII
1959
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí a Port Lligat
Salvador Dalí in Port Lligat
1964
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Perfume Dalí
1981 ca
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Lettere di Salvador Dalì a Luchino Visconti
Letters from Salvador Dalí to Luchino Visconti
1948
Fondazione “Istituto Gramsci”. Archivio Luchino Visconti, Roma
Album fotografico appartenuto a Visconti con foto di scena di Rosalinda o Come vi piace
Photograph album that belonged to Visconti with photos of scenes from Rosalinda o Come vi piace
1948
Fondazione “Istituto Gramsci”. Archivio Luchino Visconti, Roma
Appunti sui costumi di scena per Rosalinda o Come vi piace
Notes on costumes for Rosalinda o Come vi piace
1948
Fondazione “Istituto Gramsci”. Archivio Luchino Visconti, Roma
Inventario del materiale scenico per Rosalinda o Come vi piace autografo di Franco Zeffirelli
Inventory of stage props for Rosalinda or o Come vi piace written by Franco Zeffirelli
1948
Fondazione “Istituto Gramsci”. Archivio Luchino Visconti, Roma
Appunto con la lista dei personaggi e degli attori di Rosalinda o Come vi piace autografo di Visconti
Note with the cast of characters and actors of Rosalinda o Come vi piace written by Visconti
1948
Fondazione “Istituto Gramsci”. Archivio Luchino Visconti, Roma
La settimana INCOM
1948
Biblioteca Nazionale Centrale, Roma
Catalogo della Decima Triennale di Milano
Esposizione Internazionale delle Arti Decorative e Industriali Moderne e dell'Architettura Moderna
Catalogue of the 10th Milan Triennale
International Exhibition of Modern Decorative and Industrial Arts and Modern Architecture
1954
Fondazione La Triennale di Milano
Cataloghi delle Biennali di Venezia che hanno visto la partecipazione di Dalí
Catalogues of the Venice Biennales in which Dalí participated
La Biennale di Venezia, Archivio Storico delle Arti Contemporanee
Catalogo della mostra a Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Catalogue for the exhibition at the Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Roma, 1954
Collezione privata
Illustrazioni di Salvador Dalí per la Divina Commedia, tavole policrome da acquarelli originali, stampate a Parigi sotto la direzione di Raymond Jacquet
Illustrations by Salvador Dalí for the Divina Commedia, polychrome plates from original watercolours, printed in Paris under the direction of Raymond Jacquet
1964
Collezione privata
La Divina Commedia con le illustrazioni di Salvador Dalí
The Divina Commedia with illustrations by Salvador Dalí
Collezione privata
Salvador Dalí e Gala all'Hotel St Regis di New York
con dedica a Fabrizio Clerici
Salvador Dalí and Gala at the Hotel St Regis in New York
with dedication to Fabrizio Clerici
Collezione Eros Renzetti, Roma
Telegramma di Salvador Dalí a Fabrizio Clerici
Telegram from Salvador Dalí to Fabrizio Clerici
Archivio Fabrizio Clerici, Roma
Pubblicazione della Collezione dell’Obelisco
con dedica di Alberto Lattuada a Fabrizio Clerici
Publication of the Collezione dell’Obelisco
with dedication to Alberto Lattuada and Fabrizio Clerici
Collezione Eros Renzetti, Roma
James Thrall Soby
Salvador Dalí
The MoMA NY, 1946
con dedica di Salvador Dalì a Fabrizio Clerici
with dedication by Salvador Dalì to Fabrizio Clerici
Collezione Eros Renzetti, Roma
Maurice Sandoz
Fantastic Memories
con dedica di Salvador Dalì a Fabrizio Clerici
with dedication by Salvador Dalì to Fabrizio Clerici
Doubleday, Doran & Co., Inc Garden City NY, 1944
Federico Fellini
Il libro dei sogni
Edizione 658/1000
Collezione Vincenzo Mollica
Roberto Gagnor (sceneggiatore), Giorgio Cavazzano (disegnatore)
Tavole originali della storia Topolino e il surreale viaggio del Destino pubblicata in Topolino n. 2861
Roberto Gagnor (screenwriter), Giorgio Cavazzano (cartoonist)
Original plates of the story Topolino e il surreale viaggio del Destino published in Topolino n. 2861
Inchiostro su cartoncino, 25 x 35 cm
Courtesy The Walt Disney Company Italia Srl, Milano
Topolino
Disney incontra Dalí
Disney meets Dalí
Collezione privata
Federico Fellini e Salvador Dalí
Federico Fellini and Salvador Dalí
Archivi Farabola, Vaiano Cremasco
Trousse di Irene Brin in argento filettata d'oro
Silver clutch bag with gold threads owned by Irene Brin
Archivio Irene Brin, Courtesy La Centrale dell'Arte, Roma-NewYork
Catalogo realizzato in occasione dei dieci anni di attività della Galleria Obelisco, (1946-1955)
Catalogue published on occasion of the 10th anniversary of the Galleria Obelisco, (1946–1955)
Archivio Irene Brin, Courtesy La Centrale dell'Arte, Roma-NewYork
Abiti del ballo Beistegui a Palazzo Labia
Costumes for the Beistegui ball at the Palazzo Labia
Collezione privata
Studium
Los grandes maestros de la pintura. Miguel Ángel
1919
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
50 Segreti magici per dipingere
50 Secrets of Magic Craftsmanship
1948
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Salvador Dalí di fronte al gruppo scultoreo L’estasi di Santa Teresa di Bernini nella chiesa di Santa Maria della Vittoria a Roma
Salvador Dalí in front of Bernini’s sculptural group of L’estasi di Santa Teresa in the church of Santa Maria della Vittoria in Rome
1954
Archivi Farabola, Vaiano Cremasco
Abito di Rosalinda disegnato da Salvador Dali per lo spettacolo Rosalinda o Come vi piace
Rosalind’s costume designed by Dalí for the play Rosalinda o Come vi piace
Collezione Fondazione Tirelli Trappetti, Roma
Abito del buffone Pietra di Paragone disegnato da Salvador Dali per lo spettacolo Rosalinda o Come vi piace
Costume for Touchstone, the clown, designed by Dalí for the play Rosalinda o Come vi piace
Collezione Fondazione Tirelli Trappetti, Roma
Vespa 150
1962
Museo Piaggio "Giovanni Alberto Agnelli", Pontedera
Salvador Dalí
Dalídodecaedro
Dalídodecahedron
1959
Inchiostro a china su carta
31 x 23 cm
Collezione Eros Renzetti, Roma
Manifesto della mostra a Palazzo Pallavicini Rospigliosi
Poster for the exhibition at the Palazzo Pallavicini Rospigliosi
1954
Collezione Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres
Testa di Zeus
Head of Zeus
Calco originale da scultura romana del I secolo a.C.
Antiquarium Comunale, Otricoli
Testa di Zeus
Head of Zeus
Antiquarium Comunale, Otricoli
Ritratto di Nerone
Bust of Nerone
Calco originale da scultura romana del I secolo d.C.
Museo della Civiltà Romana, Roma
Ritratto di Nerone
Bust of Nerone
Museo della Civiltà Romana, Roma
Roberto Gagnor (sceneggiatore), Giorgio Cavazzano (disegnatore)
Tavole originali della storia Topolino e il surreale viaggio del Destino pubblicata in Topolino n. 2861
Roberto Gagnor (screenwriter), Giorgio Cavazzano (cartoonist)
Original plates of the story Topolino e il surreale viaggio del Destino published in Topolino n. 2861
Inchiostro su cartoncino, 25 x 35 cm
Courtesy The Walt Disney Company Italia Srl, Milano
Abiti del ballo Beistegui a Palazzo Labia
Costumes for the Beistegui ball at the Palazzo Labia
Collezione privata
LucaMenes- FONDATORE
Re: Dalí. Un artista, un genio: Roma 09 marzo 2012 - 01 Luglio 2012
Il catalogo al bookshop della mostra costa 35.00 euro!
Ve lo consiglio VIVAMENTE perchè è ben realizzato ed ha delle chicche incredibile, soprattutto per quanto riguarda Dalí e l'Italia.
Ve lo consiglio VIVAMENTE perchè è ben realizzato ed ha delle chicche incredibile, soprattutto per quanto riguarda Dalí e l'Italia.
LucaMenes- FONDATORE
Re: Dalí. Un artista, un genio: Roma 09 marzo 2012 - 01 Luglio 2012
Mi hai emozionata con l'elenco...batticuore perché all'improvviso è come se la mostra fosse diventata reale...sarà un'emozione pazzesca dato che le mostre di questi anni erano meei palliativi in confronto..io mi aspetto qualcosa come Venezia 2004! Il cataloo ovviamene lo prnderò, ma vorrei comprarlo prima, così mi preparo! A maggio ragione che ci sono chicche interessanti
potris- Forumista Stellare
COMUNICATO STAMPA
Dal comunicato ufficiale della mostra ecco una descrizione molto dettagliata dell'esposizione:
La mostra
La mostra romana nasce dalla collaborazione con la Fundació Gala-Salvador Dalí e vuole ripercorrere il cammino umano e artistico del grande Maestro spagnolo proprio perché non si può prescindere dal raccontare il Dalì uomo per raccontare il Dalì artista. Con questo obiettivo la rassegna vuole presentare vari focus che, partendo da una sezione introduttiva su Dalì uomo e personaggio, spaziano dall’influenza dell’arte italiana sulla sua arte, all’esposizione di veri e propri capolavori, fino ad un’inedita sezione che, grazie al contributo scientifico realizzato in occasione della mostra, racconterà il rapporto tra Dalì e l’Italia.
Nella SEZIONE INTRODUTTIVA dell’esposizione a introdurre alla scoperta del Dalí artista, è anche Dalí uomo. La sua voce e la sua faccia, le sue trovate e le sue performance, sono tappe imprescindibili dell’itinerario della mostra. Proprio per questo, all’inizio del percorso espositivo, è possibile ammirare per la prima volta a Roma numerosi scatti che il grande fotografo russo-americano Philippe Halsman ha dedicato al pittore spagnolo: immagini divertenti, piene di ironia da cui emerge la genialità sia dell’autore che del soggetto inquadrato.
Vengono inoltre presentate in questa sezione delle vere e proprie installazioni nelle quali si potrà sentire la voce stessa di Dalì e si potranno osservare le sue innumerevoli e originali performance. La mostra romana è infatti scandita dal volto, dalla voce, dalle apparizioni di questo surrealista totale che già negli anni Trenta aveva capito l’importanza della cultura di massa, anticipando di gran lunga l’atteggiamento di Andy Warhol, il fare di se stesso l’oggetto stesso di una grande, interminabile opera d’arte. Diversi monitor conducono chi guarda dentro le sue invenzioni, i suoi travestimenti, le sue teatralizzazioni.
Nella PRIMA SEZIONE si vuole analizzare quanto l’attenzione di Dalì verso la pittura e la scultura del passato si configuri come un dialogo serrato con i grandi maestri del Rinascimento italiano, che è desiderio di emulazione, ma anche sotterranea lotta per una sempre agognata supremazia nel campo dell’arte mondiale.
“Gala stava risvegliando il mio interesse per l’Italia” scrive Dalì in La vita segreta di Salvador Dalì, un’autobiografia in cui immaginazione e realtà si accavallano e si confondono proprio come fossimo dentro a un suo dipinto, identificando in quella che da sempre ha riconosciuto come la musa della sua pittura, la causa del suo innamoramento per il Bel Paese. Che per Dalì avviene su un doppio binario: il primo è un confronto con la classicità, l’altro la scoperta di elementi misterosi. Quello dello sguardo duplice, di una cosa che ne contiene un’altra, della doppia visione è, d’altra parte, una delle modalità fondamentali e anche più suggestive dell’arte daliniana.
Per Dalí guardare i maestri non è esercizio di ammirazione ma scontro, sfida, lotta, competizione alla pari. Lui vuole ardentemente essere Raffaello, Michelangelo. In un piccolo foglio autografo, che le curatrici hanno voluto in mostra, dà le votazioni allo stile, colore, invenzione, disegno dei grandi artisti del passato e inserisce anche il suo nome tra questi.
Ci sono Raffaello, con cui si inizia, e Michelangelo con cui idealmente si chiude. Il quadro più antico di questa rassegna è proprio il giovanile Autoritratto con il collo di Raffaello del 1921, in cui l’artista rivela fin da subito la sua volontà di iniziare un sottile colloquio con il pittore urbinate che non si rivela come un semplice esercizio di ammirazione fatto da uno studente dell’Accademia, ma come una vera e propria identificazione. “Mi ero lasciato crescere i capelli – ricorda lo stesso Dalì – ormai lunghi come quelli di una fanciulla, e guardandomi allo specchio amavo assumere l’espressione di malinconia, l’affascinante atteggiamento di Raffaello nell’autoritratto. Mi sarebbe piaciuto tanto somigliargli!”. E nei 50 segreti magici per dipingere aggiunge: “Ora dipingo, irresistibilmente, come Dalì, il che è già moltissimo, perché tra tutti i pittori contemporanei io sono colui che è maggiormente in grado di fare quel che vuole – e forse un giorno sarò considerato, senza essermelo prefisso, il Raffaello della mia epoca”. Ed è da notare come Dalì sostenga di poter essere accomunato a Raffaello anche senza la sua volontà, come fosse una cosa naturale.
Esposte, inoltre, tre tele, le più recenti di tutta la mostra, ideale sipario che chiude un confronto durato una vita, in cui Dalì rivisita Michelangelo. Queste immagini ispirate alla Pietà vaticana e al Giorno e la Notte delle Cappelle Medicee a Firenze, mostrano come per il pittore spagnolo guardare all’antico non significhi fare a meno del proprio lato visionario. L’Italia di Dalì ha sempre un passo doppio.
Nella SECONDA SEZIONE viene presentato un gruppo di capolavori di Salvador Dalì. Quadri dunque; perché a raccontare il mondo onirico, inquietante, denso di suggestioni, è la perfetta tecnica pittorica dell’artista spagnolo che, con spietato realismo, inquadra un mondo immaginario, oggi diventato patrimonio universale dello sguardo, eppure emerso dalla profondità di un inconscio che ha saputo fare del delirio e della propria paranoia un’indicibile forza.
Dalì nasce l’11 maggio 1904 a Figueres e muore nel 1989. Suo fratello maggiore, anch’egli di nome Salvador (nato il 12 ottobre 1901), muore a causa di una meningite nove mesi prima, il 1º agosto 1903. Il padre, Salvador Dalí y Cusí, è un avvocato e notaio appartenente alla classe media, la cui rigidità nell’applicazione della disciplina viene temperata dalla moglie, Felipa Domènech Ferrés, che incoraggia le aspirazioni artistiche del figlio. All’età di cinque anni Dalí viene condotto sulla tomba del fratello dai genitori, che gli dicono che lui è la sua reincarnazione, idea della quale finisce per convincersi. Dalí ha anche una sorella, Ana María, di tre anni più giovane di lui, che nel 1949 pubblicherà un libro sul fratello. Nel febbraio del 1921 la madre di Dalí muore per un tumore al seno. Dalí ha sedici anni; in seguito dirà che la morte della madre “è stata la disgrazia più grande che mi sia capitata nella vita. La adoravo... Non potevo rassegnarmi alla perdita di una persona su cui contavo per rendere invisibili le inevitabili imperfezioni della mia anima.”
A Barcellona entra ben presto in contatto con l’ambiente dell’avanguardia catalana, si fa cacciare dall’Accademia di Madrid dove si era iscritto nel 1922, perché non considera i suoi professori degni di giudicarlo. E scopre la pittura francese, la modernità: eccolo guardare al divisionismo in un quadro come Bagnanti, il cui soggetto è cézanniano, ma la resa è già quella di un universo in cui non c’è differenza tra solidi e liquidi, tra carni e sassi.
C’è poi la splendida fase realista in cui tutto sembra scolpito in un sole mediterraneo che rende il mondo incandescente ma contiene già quell’imbrunire, quegli incubi notturni a cui Dalí ci abituerà dopo poco. Capolavoro di questa fase è il Ritratto di ragazza del 1925 dove si intravede quel mare di Port Lligat che riappare in quel brano straordinario degli anni d’oro che è la Composizione surrealista con figure invisibili.
Il 1926 è la data del primo viaggio a Parigi e del confronto con Picasso: il cubismo si affaccia nell’Omaggio a Satie, qui esposto, dove è citato anche il nostro Grande Metafisico, Giorgio De Chirico. E che si tratti di una sfida tra giganti appare evidente nell’Accademia neocubista in cui Dalí spia le ‘gigantesse’ del collega andaluso, le fa sue, le trasfigura, ricordando l’Italia e il Mediterraneo.
Nel frattempo ha incontrato Gala, la sua musa, la donna con cui vivrà tutta la vita. Un’altra ossessione. Gala diventa albero in quel processo di trasformazione, putrefazione, decomposizione, ma anche costruzione e sovrapposizione di immagini e cose che lo affascina e lo cattura. Succede in un piccolo dipinto che mostra come la sapienza pittorica del nostro artista sia quella di un orafo abituato a incastonare pietre preziose. Anche la sua pittura è preziosa, impeccabile. Per dipingere in una minima dimensione con perfezione maniacale utilizza una lente di ingrandimento. L’effetto è quello monumentale dello Spettro del sex-appeal, un vero e proprio ossimoro. Gala è poi al centro dei suoi studi sulla ripetizione dell’immagine, sulla scienza, sull’atomo: la vede raddoppiata in un gioco di specchi nei dipinti stereoscopici.
Dalí affermava: “Ho sempre visto quello che gli altri non vedevano; e quello che vedevano loro io non lo vedevo”. Cercava l’estasi cioè quello “stato vitale sconvolgente durante il quale ogni segno e senso si capovolgono nel loro contrario, e le costruzioni estetiche razionali, morali hanno un cedimento”. Dopo la lite, per ragioni soprattutto politiche, con Breton e i colleghi surrealisti, alla domanda di un giornalista su cosa fosse stato il movimento rispose convinto: “Il Surrealismo sono io”. E la carrellata di capolavori qui esposti, dall’Autoritratto con la pancetta fino al Senso della malinconia, da Singolarità fino alla Figura e drappeggio in un paesaggio, tutto questo scorrere di misteri in spazi deserti, di ombre allungate, di cipressi che arrivano da Boecklin, di sciami di insetti, perle gigantesche che gli ha elargito lo sguardo su Vermeer, di orologi che non segnano un tempo reale, apparizioni, deliri geologici, fantasmi, vertigini, figure del sogno e del capriccio ma anche del terrore, rocce che si metamorfizzano anche in fattezze umanoidi, di frammenti di corpi come fossili preistorici su cui compaiono concrezioni materiche di ogni tipo, è davvero il frutto dell’immaginazione sfrenata e instancabile del più totale tra i surrealisti.
In mostra, esposti Impressioni d’Africa, ispirato proprio da un viaggio in Sicilia, e altri autentici capolavori come una straordinaria serie di dipinti e disegni surrealisti tutti realizzati in quel decennio magico per l’artista che ha inizio nel 1931: Il sentimento della velocità, Figura e drappeggio in un paesaggio, Gradiva ritrova le rovine antropomorfiche (fantasia retrospettiva), Il piano surrealista, Cortile Ovest dell’Isola dei morti (ossessione ricostitutiva da Boecklin), Coppia con la testa piena di nuvole, “Angelus” architettonico di Millet, Autoritratto con pancetta fritta, Eclissi e osmosi vegetali, Singolarità, La couple, lo Spettro del sex appeal, una perfezione di forme incastonate come un’antica miniatura, cesellate come in un lussuoso gioiello.
Nella TERZA SEZIONE, prendendo spunto dall’inedito contributo scientifico realizzato in occasione della mostra sulla cronologia delle relazioni tra l’artista spagnolo e l’Italia, l’esposizione vuole raccontare per la prima volta il rapporto tra Dalì in vita e il nostro paese.
Questo nesso, fino ad oggi quasi del tutto ignoto, rivive in mostra innanzitutto attraverso le rievocazioni dei suoi viaggi: tra Roma, Venezia e anche Bomarzo dove visita quei giardini popolati da mostri che sembrano venir fuori dalle rocce animate dei suoi dipinti. A questo proposito, in questa visione multipla, eccolo nelle immagini che lo vedono visitare, nel 1948, i giardini di Bomarzo e trovarvi un mondo di mostri e di figure fantastiche che appartengono al suo universo fin dai primi dipinti surrealisti. Di questa giornata in cui Dalì sembra quasi ritrovare le sue rocce che si trasformano in straordinarie figure della fantasia, è possibile vedere anche un filmato che è uno dei tanti che accompagnano il visitatore.
Si indaga, inoltre, non solo lo scambio fecondo con gli artisti del passato e suoi contemporanei, dall’ossessione per Raffaello e più tardi per Michelangelo fino alle suggestioni del mondo di Valori Plastici e di De Chirico, ma anche quello con registi, attori, industriali come Luchino Visconti, Anna Magnani, Alberto Alessi. Nel nostro paese Dalì collabora con Luchino Visconti a una messa in scena di Rosalinda o come vi piace di Shakespeare che debutta al Teatro Eliseo nel 1948. Questo avvenimento è ricostruito attraverso bellissime fotografie d’epoca, un album che apparteneva a Visconti, documenti vari, la corrispondenza tra i due e un paio di costumi originali. Ma non è questo l’unico contatto italiano ricostruito dalla mostra: c’è la casa di produzione Alessi per cui progetta un ‘oggetto inutile’; la Rosso Antico per cui realizza tre bottiglie differenti; il Teatro La Fenice che lo vede nelle vesti di scenografo di balletti; Anna Magnani con cui sogna di realizzare un film intitolato La carrettila de carne, “la vera storia di una donna paranoica innamorata di una carriola” ; c’è Federico Fellini a cui Gala propone di fare un film su Dalì e gli porta anche un giovane attore che dovrebbe recitare nella parte del maestro a cui, in questa circostanza, vengono messi dei bei baffi daliniani, ma c’è anche un sogno del regista italiano dedicato al pittore spagnolo. E poi ecco le mostre, le prime italiane, che gli danno la possibilità di vere e proprie performance come quando, in occasione dell’esposizione a Palazzo Rospigliosi, muore simbolicamente per poi rinascere in un cubo metafisico che viene portato in giro per la città da uomini incappucciati e da cui con grande effetto teatrale, l’artista esce magicamente in occasione della conferenza stampa. Qui è espressa tutta la sua volontà di costruire eventi intorno alla sua persona, in modo da creare interesse e curiosità. Dalì, in questo senso, ha messo in atto le più moderne strategie di marketing. Inoltre sono ricostruiti, sempre attraverso documenti, fotografie, lettere, le feste, gli inviti, le relazione dei coniugi Dalì in Italia, i luoghi dei loro soggiorni. Ci sono poi i libri pubblicati in Italia e i fascicoli usciti per la rivista “Tempo” dedicati alla figura di Don Chisciotte. Tra le ossessioni del pittore c’è proprio la figura di Don Quixote: le pregevoli illustrazioni del testo di Chervantes sono in mostra a raccontarla.
E’ esposta anche la Vespa della Piaggio su cui Dalí è intervenuto nel 1962: lo scooter, infatti, viene ribattezzato Dulcinea come la donna amata dal personaggio chervantiano. Segue una sezione dedicata all’attività pubblicitaria: le bottiglie realizzate per il liquore Rosso Antico, l’oggetto ‘surrealisticamente’ inutile progettato per Alessi, bottiglie di profumo, copertine di riviste e affiches sono sorprendenti elementi che raccontano la realtà così contemporanea di un artista a tutto tondo.
La mostra
La mostra romana nasce dalla collaborazione con la Fundació Gala-Salvador Dalí e vuole ripercorrere il cammino umano e artistico del grande Maestro spagnolo proprio perché non si può prescindere dal raccontare il Dalì uomo per raccontare il Dalì artista. Con questo obiettivo la rassegna vuole presentare vari focus che, partendo da una sezione introduttiva su Dalì uomo e personaggio, spaziano dall’influenza dell’arte italiana sulla sua arte, all’esposizione di veri e propri capolavori, fino ad un’inedita sezione che, grazie al contributo scientifico realizzato in occasione della mostra, racconterà il rapporto tra Dalì e l’Italia.
Nella SEZIONE INTRODUTTIVA dell’esposizione a introdurre alla scoperta del Dalí artista, è anche Dalí uomo. La sua voce e la sua faccia, le sue trovate e le sue performance, sono tappe imprescindibili dell’itinerario della mostra. Proprio per questo, all’inizio del percorso espositivo, è possibile ammirare per la prima volta a Roma numerosi scatti che il grande fotografo russo-americano Philippe Halsman ha dedicato al pittore spagnolo: immagini divertenti, piene di ironia da cui emerge la genialità sia dell’autore che del soggetto inquadrato.
Vengono inoltre presentate in questa sezione delle vere e proprie installazioni nelle quali si potrà sentire la voce stessa di Dalì e si potranno osservare le sue innumerevoli e originali performance. La mostra romana è infatti scandita dal volto, dalla voce, dalle apparizioni di questo surrealista totale che già negli anni Trenta aveva capito l’importanza della cultura di massa, anticipando di gran lunga l’atteggiamento di Andy Warhol, il fare di se stesso l’oggetto stesso di una grande, interminabile opera d’arte. Diversi monitor conducono chi guarda dentro le sue invenzioni, i suoi travestimenti, le sue teatralizzazioni.
Nella PRIMA SEZIONE si vuole analizzare quanto l’attenzione di Dalì verso la pittura e la scultura del passato si configuri come un dialogo serrato con i grandi maestri del Rinascimento italiano, che è desiderio di emulazione, ma anche sotterranea lotta per una sempre agognata supremazia nel campo dell’arte mondiale.
“Gala stava risvegliando il mio interesse per l’Italia” scrive Dalì in La vita segreta di Salvador Dalì, un’autobiografia in cui immaginazione e realtà si accavallano e si confondono proprio come fossimo dentro a un suo dipinto, identificando in quella che da sempre ha riconosciuto come la musa della sua pittura, la causa del suo innamoramento per il Bel Paese. Che per Dalì avviene su un doppio binario: il primo è un confronto con la classicità, l’altro la scoperta di elementi misterosi. Quello dello sguardo duplice, di una cosa che ne contiene un’altra, della doppia visione è, d’altra parte, una delle modalità fondamentali e anche più suggestive dell’arte daliniana.
Per Dalí guardare i maestri non è esercizio di ammirazione ma scontro, sfida, lotta, competizione alla pari. Lui vuole ardentemente essere Raffaello, Michelangelo. In un piccolo foglio autografo, che le curatrici hanno voluto in mostra, dà le votazioni allo stile, colore, invenzione, disegno dei grandi artisti del passato e inserisce anche il suo nome tra questi.
Ci sono Raffaello, con cui si inizia, e Michelangelo con cui idealmente si chiude. Il quadro più antico di questa rassegna è proprio il giovanile Autoritratto con il collo di Raffaello del 1921, in cui l’artista rivela fin da subito la sua volontà di iniziare un sottile colloquio con il pittore urbinate che non si rivela come un semplice esercizio di ammirazione fatto da uno studente dell’Accademia, ma come una vera e propria identificazione. “Mi ero lasciato crescere i capelli – ricorda lo stesso Dalì – ormai lunghi come quelli di una fanciulla, e guardandomi allo specchio amavo assumere l’espressione di malinconia, l’affascinante atteggiamento di Raffaello nell’autoritratto. Mi sarebbe piaciuto tanto somigliargli!”. E nei 50 segreti magici per dipingere aggiunge: “Ora dipingo, irresistibilmente, come Dalì, il che è già moltissimo, perché tra tutti i pittori contemporanei io sono colui che è maggiormente in grado di fare quel che vuole – e forse un giorno sarò considerato, senza essermelo prefisso, il Raffaello della mia epoca”. Ed è da notare come Dalì sostenga di poter essere accomunato a Raffaello anche senza la sua volontà, come fosse una cosa naturale.
Esposte, inoltre, tre tele, le più recenti di tutta la mostra, ideale sipario che chiude un confronto durato una vita, in cui Dalì rivisita Michelangelo. Queste immagini ispirate alla Pietà vaticana e al Giorno e la Notte delle Cappelle Medicee a Firenze, mostrano come per il pittore spagnolo guardare all’antico non significhi fare a meno del proprio lato visionario. L’Italia di Dalì ha sempre un passo doppio.
Nella SECONDA SEZIONE viene presentato un gruppo di capolavori di Salvador Dalì. Quadri dunque; perché a raccontare il mondo onirico, inquietante, denso di suggestioni, è la perfetta tecnica pittorica dell’artista spagnolo che, con spietato realismo, inquadra un mondo immaginario, oggi diventato patrimonio universale dello sguardo, eppure emerso dalla profondità di un inconscio che ha saputo fare del delirio e della propria paranoia un’indicibile forza.
Dalì nasce l’11 maggio 1904 a Figueres e muore nel 1989. Suo fratello maggiore, anch’egli di nome Salvador (nato il 12 ottobre 1901), muore a causa di una meningite nove mesi prima, il 1º agosto 1903. Il padre, Salvador Dalí y Cusí, è un avvocato e notaio appartenente alla classe media, la cui rigidità nell’applicazione della disciplina viene temperata dalla moglie, Felipa Domènech Ferrés, che incoraggia le aspirazioni artistiche del figlio. All’età di cinque anni Dalí viene condotto sulla tomba del fratello dai genitori, che gli dicono che lui è la sua reincarnazione, idea della quale finisce per convincersi. Dalí ha anche una sorella, Ana María, di tre anni più giovane di lui, che nel 1949 pubblicherà un libro sul fratello. Nel febbraio del 1921 la madre di Dalí muore per un tumore al seno. Dalí ha sedici anni; in seguito dirà che la morte della madre “è stata la disgrazia più grande che mi sia capitata nella vita. La adoravo... Non potevo rassegnarmi alla perdita di una persona su cui contavo per rendere invisibili le inevitabili imperfezioni della mia anima.”
A Barcellona entra ben presto in contatto con l’ambiente dell’avanguardia catalana, si fa cacciare dall’Accademia di Madrid dove si era iscritto nel 1922, perché non considera i suoi professori degni di giudicarlo. E scopre la pittura francese, la modernità: eccolo guardare al divisionismo in un quadro come Bagnanti, il cui soggetto è cézanniano, ma la resa è già quella di un universo in cui non c’è differenza tra solidi e liquidi, tra carni e sassi.
C’è poi la splendida fase realista in cui tutto sembra scolpito in un sole mediterraneo che rende il mondo incandescente ma contiene già quell’imbrunire, quegli incubi notturni a cui Dalí ci abituerà dopo poco. Capolavoro di questa fase è il Ritratto di ragazza del 1925 dove si intravede quel mare di Port Lligat che riappare in quel brano straordinario degli anni d’oro che è la Composizione surrealista con figure invisibili.
Il 1926 è la data del primo viaggio a Parigi e del confronto con Picasso: il cubismo si affaccia nell’Omaggio a Satie, qui esposto, dove è citato anche il nostro Grande Metafisico, Giorgio De Chirico. E che si tratti di una sfida tra giganti appare evidente nell’Accademia neocubista in cui Dalí spia le ‘gigantesse’ del collega andaluso, le fa sue, le trasfigura, ricordando l’Italia e il Mediterraneo.
Nel frattempo ha incontrato Gala, la sua musa, la donna con cui vivrà tutta la vita. Un’altra ossessione. Gala diventa albero in quel processo di trasformazione, putrefazione, decomposizione, ma anche costruzione e sovrapposizione di immagini e cose che lo affascina e lo cattura. Succede in un piccolo dipinto che mostra come la sapienza pittorica del nostro artista sia quella di un orafo abituato a incastonare pietre preziose. Anche la sua pittura è preziosa, impeccabile. Per dipingere in una minima dimensione con perfezione maniacale utilizza una lente di ingrandimento. L’effetto è quello monumentale dello Spettro del sex-appeal, un vero e proprio ossimoro. Gala è poi al centro dei suoi studi sulla ripetizione dell’immagine, sulla scienza, sull’atomo: la vede raddoppiata in un gioco di specchi nei dipinti stereoscopici.
Dalí affermava: “Ho sempre visto quello che gli altri non vedevano; e quello che vedevano loro io non lo vedevo”. Cercava l’estasi cioè quello “stato vitale sconvolgente durante il quale ogni segno e senso si capovolgono nel loro contrario, e le costruzioni estetiche razionali, morali hanno un cedimento”. Dopo la lite, per ragioni soprattutto politiche, con Breton e i colleghi surrealisti, alla domanda di un giornalista su cosa fosse stato il movimento rispose convinto: “Il Surrealismo sono io”. E la carrellata di capolavori qui esposti, dall’Autoritratto con la pancetta fino al Senso della malinconia, da Singolarità fino alla Figura e drappeggio in un paesaggio, tutto questo scorrere di misteri in spazi deserti, di ombre allungate, di cipressi che arrivano da Boecklin, di sciami di insetti, perle gigantesche che gli ha elargito lo sguardo su Vermeer, di orologi che non segnano un tempo reale, apparizioni, deliri geologici, fantasmi, vertigini, figure del sogno e del capriccio ma anche del terrore, rocce che si metamorfizzano anche in fattezze umanoidi, di frammenti di corpi come fossili preistorici su cui compaiono concrezioni materiche di ogni tipo, è davvero il frutto dell’immaginazione sfrenata e instancabile del più totale tra i surrealisti.
In mostra, esposti Impressioni d’Africa, ispirato proprio da un viaggio in Sicilia, e altri autentici capolavori come una straordinaria serie di dipinti e disegni surrealisti tutti realizzati in quel decennio magico per l’artista che ha inizio nel 1931: Il sentimento della velocità, Figura e drappeggio in un paesaggio, Gradiva ritrova le rovine antropomorfiche (fantasia retrospettiva), Il piano surrealista, Cortile Ovest dell’Isola dei morti (ossessione ricostitutiva da Boecklin), Coppia con la testa piena di nuvole, “Angelus” architettonico di Millet, Autoritratto con pancetta fritta, Eclissi e osmosi vegetali, Singolarità, La couple, lo Spettro del sex appeal, una perfezione di forme incastonate come un’antica miniatura, cesellate come in un lussuoso gioiello.
Nella TERZA SEZIONE, prendendo spunto dall’inedito contributo scientifico realizzato in occasione della mostra sulla cronologia delle relazioni tra l’artista spagnolo e l’Italia, l’esposizione vuole raccontare per la prima volta il rapporto tra Dalì in vita e il nostro paese.
Questo nesso, fino ad oggi quasi del tutto ignoto, rivive in mostra innanzitutto attraverso le rievocazioni dei suoi viaggi: tra Roma, Venezia e anche Bomarzo dove visita quei giardini popolati da mostri che sembrano venir fuori dalle rocce animate dei suoi dipinti. A questo proposito, in questa visione multipla, eccolo nelle immagini che lo vedono visitare, nel 1948, i giardini di Bomarzo e trovarvi un mondo di mostri e di figure fantastiche che appartengono al suo universo fin dai primi dipinti surrealisti. Di questa giornata in cui Dalì sembra quasi ritrovare le sue rocce che si trasformano in straordinarie figure della fantasia, è possibile vedere anche un filmato che è uno dei tanti che accompagnano il visitatore.
Si indaga, inoltre, non solo lo scambio fecondo con gli artisti del passato e suoi contemporanei, dall’ossessione per Raffaello e più tardi per Michelangelo fino alle suggestioni del mondo di Valori Plastici e di De Chirico, ma anche quello con registi, attori, industriali come Luchino Visconti, Anna Magnani, Alberto Alessi. Nel nostro paese Dalì collabora con Luchino Visconti a una messa in scena di Rosalinda o come vi piace di Shakespeare che debutta al Teatro Eliseo nel 1948. Questo avvenimento è ricostruito attraverso bellissime fotografie d’epoca, un album che apparteneva a Visconti, documenti vari, la corrispondenza tra i due e un paio di costumi originali. Ma non è questo l’unico contatto italiano ricostruito dalla mostra: c’è la casa di produzione Alessi per cui progetta un ‘oggetto inutile’; la Rosso Antico per cui realizza tre bottiglie differenti; il Teatro La Fenice che lo vede nelle vesti di scenografo di balletti; Anna Magnani con cui sogna di realizzare un film intitolato La carrettila de carne, “la vera storia di una donna paranoica innamorata di una carriola” ; c’è Federico Fellini a cui Gala propone di fare un film su Dalì e gli porta anche un giovane attore che dovrebbe recitare nella parte del maestro a cui, in questa circostanza, vengono messi dei bei baffi daliniani, ma c’è anche un sogno del regista italiano dedicato al pittore spagnolo. E poi ecco le mostre, le prime italiane, che gli danno la possibilità di vere e proprie performance come quando, in occasione dell’esposizione a Palazzo Rospigliosi, muore simbolicamente per poi rinascere in un cubo metafisico che viene portato in giro per la città da uomini incappucciati e da cui con grande effetto teatrale, l’artista esce magicamente in occasione della conferenza stampa. Qui è espressa tutta la sua volontà di costruire eventi intorno alla sua persona, in modo da creare interesse e curiosità. Dalì, in questo senso, ha messo in atto le più moderne strategie di marketing. Inoltre sono ricostruiti, sempre attraverso documenti, fotografie, lettere, le feste, gli inviti, le relazione dei coniugi Dalì in Italia, i luoghi dei loro soggiorni. Ci sono poi i libri pubblicati in Italia e i fascicoli usciti per la rivista “Tempo” dedicati alla figura di Don Chisciotte. Tra le ossessioni del pittore c’è proprio la figura di Don Quixote: le pregevoli illustrazioni del testo di Chervantes sono in mostra a raccontarla.
E’ esposta anche la Vespa della Piaggio su cui Dalí è intervenuto nel 1962: lo scooter, infatti, viene ribattezzato Dulcinea come la donna amata dal personaggio chervantiano. Segue una sezione dedicata all’attività pubblicitaria: le bottiglie realizzate per il liquore Rosso Antico, l’oggetto ‘surrealisticamente’ inutile progettato per Alessi, bottiglie di profumo, copertine di riviste e affiches sono sorprendenti elementi che raccontano la realtà così contemporanea di un artista a tutto tondo.
LucaMenes- FONDATORE
Re: Dalí. Un artista, un genio: Roma 09 marzo 2012 - 01 Luglio 2012
ciao a tutti ragazzi!!!mi scuso subito per la mia assenza per un po' di tempo dal forum ma adesso
sono tornata!!
non mi perderò questa mostra per niente al mondo sto aspettando che la mostra si sfolli un pizzichino prima di andare perchè così potrò godermela meglio,almeno spero,ha tutta l'aria di essere una di quelle mostre moooolto interessanti spero non ne rimarremo delusi,io ho delle belle aspettative!!!!se qualcuno è già andato e vuole,può farci sapere,io sarei tanto curiosa di saperne qualcosa da un'impressione diretta di qualcuno di voi sinceramente
sono tornata!!
non mi perderò questa mostra per niente al mondo sto aspettando che la mostra si sfolli un pizzichino prima di andare perchè così potrò godermela meglio,almeno spero,ha tutta l'aria di essere una di quelle mostre moooolto interessanti spero non ne rimarremo delusi,io ho delle belle aspettative!!!!se qualcuno è già andato e vuole,può farci sapere,io sarei tanto curiosa di saperne qualcosa da un'impressione diretta di qualcuno di voi sinceramente
chiara taccone- Forumista ULTRA
Re: Dalí. Un artista, un genio: Roma 09 marzo 2012 - 01 Luglio 2012
Mostre: 28.000 visitatori in tredici giorni per 'Dali'. Un artista, un genio'
Roma, 22 mar. (Adnkronos) - Circa 28.000 visitatori nei primi tredici giorni di apertura per la mostra 'Dali'. Un artista, un genio' ospitata al Vittoriano. Di cui 4.500 nella sola giornata di sabato 17 hanno ammirato gli olii, i disegni, i documenti, le fotografie, i filmati, le lettere, gli oggetti che ripercorrono il cammino umano e artistico del celebre Maestro spagnolo.
Dopo quasi sessanta anni dall'ultima retrospettiva, ritorna nella capitale una grande esposizione dedicata a Salvador Dali', uno degli artisti piu' celebri di tutti i tempi. La mostra vuole tessere il filo tra l'artista e il genio per restituire a tutto tondo il Salvador Dali' che ha saputo creare dalle sue eccentricita' caratteriali e biografiche un universo affascinante e suggestivo di immagini plastiche e letterarie davvero uniche.
L'esposizione presenta capolavori dalla Fundacio' Gala-Salvador Dali', Figueres e vanta la collaborazione e il supporto di grandi istituzioni museali.
http://www.liberoquotidiano.it/news/964233/Mostre-28000-visitatori-in-tredici-giorni-per--Dali--Un-artista-un-genio-.html
Roma, 22 mar. (Adnkronos) - Circa 28.000 visitatori nei primi tredici giorni di apertura per la mostra 'Dali'. Un artista, un genio' ospitata al Vittoriano. Di cui 4.500 nella sola giornata di sabato 17 hanno ammirato gli olii, i disegni, i documenti, le fotografie, i filmati, le lettere, gli oggetti che ripercorrono il cammino umano e artistico del celebre Maestro spagnolo.
Dopo quasi sessanta anni dall'ultima retrospettiva, ritorna nella capitale una grande esposizione dedicata a Salvador Dali', uno degli artisti piu' celebri di tutti i tempi. La mostra vuole tessere il filo tra l'artista e il genio per restituire a tutto tondo il Salvador Dali' che ha saputo creare dalle sue eccentricita' caratteriali e biografiche un universo affascinante e suggestivo di immagini plastiche e letterarie davvero uniche.
L'esposizione presenta capolavori dalla Fundacio' Gala-Salvador Dali', Figueres e vanta la collaborazione e il supporto di grandi istituzioni museali.
http://www.liberoquotidiano.it/news/964233/Mostre-28000-visitatori-in-tredici-giorni-per--Dali--Un-artista-un-genio-.html
LucaMenes- FONDATORE
Link Comunicare Organizzando
La Comunicare Organizzando ha aggiornato la pagina web dedicata alla mostra con l'elenco delle Opere esposte e altre notizie interessanti: http://www.comunicareorganizzando.it/mostre.asp?ID=211
LucaMenes- FONDATORE
SUCCESSONE!!!
Mostre: per 'Salvator Dali'' oltre 70.000 visitatori in un mese d'apertura
Roma, 10 apr. - (Adnkronos) - Straordinario successo di pubblico nel primo mese di apertura della mostra ''Dali'. Un artista, un genio'' ospitata al Vittoriano: oltre 70.000 visitatori da venerdi' 9 marzo a lunedi' 9 aprile di cui 11.000 nel lungo week end pasquale hanno ammirato gli olii, i disegni, i documenti, le fotografie, i filmati, le lettere, gli oggetti che ripercorrono il cammino umano e artistico del celebre Maestro spagnolo. Dopo quasi sessanta anni dall'ultima retrospettiva, ritorna nella capitale una grande esposizione dedicata a Salvador Dali', uno degli artisti piu' celebri di tutti i tempi. La mostra vuole tessere il filo tra l'artista e il genio per restituire a tutto tondo il Salvador Dali' che ha saputo creare dalle sue eccentricita' caratteriali e biografiche un universo affascinante e suggestivo di immagini plastiche e letterarie davvero uniche. Nell'esposizione viene presentato l'artista la cui pittura visionaria di sogni, incubi e ossessioni, e' stata sempre alla ricerca di quel ''meraviglioso'' che Andre' Breton, il teorico del Surrealismo, considerava il fine dell'arte, ma anche il genio con le sue invenzioni e l'uomo con le sue bizzarrie. L'esposizione presenta capolavori dalla Fundacio' Gala-Salvador Dali', Figueres e vanta la collaborazione e il supporto di grandi istituzioni museali.
Roma, 10 apr. - (Adnkronos) - Straordinario successo di pubblico nel primo mese di apertura della mostra ''Dali'. Un artista, un genio'' ospitata al Vittoriano: oltre 70.000 visitatori da venerdi' 9 marzo a lunedi' 9 aprile di cui 11.000 nel lungo week end pasquale hanno ammirato gli olii, i disegni, i documenti, le fotografie, i filmati, le lettere, gli oggetti che ripercorrono il cammino umano e artistico del celebre Maestro spagnolo. Dopo quasi sessanta anni dall'ultima retrospettiva, ritorna nella capitale una grande esposizione dedicata a Salvador Dali', uno degli artisti piu' celebri di tutti i tempi. La mostra vuole tessere il filo tra l'artista e il genio per restituire a tutto tondo il Salvador Dali' che ha saputo creare dalle sue eccentricita' caratteriali e biografiche un universo affascinante e suggestivo di immagini plastiche e letterarie davvero uniche. Nell'esposizione viene presentato l'artista la cui pittura visionaria di sogni, incubi e ossessioni, e' stata sempre alla ricerca di quel ''meraviglioso'' che Andre' Breton, il teorico del Surrealismo, considerava il fine dell'arte, ma anche il genio con le sue invenzioni e l'uomo con le sue bizzarrie. L'esposizione presenta capolavori dalla Fundacio' Gala-Salvador Dali', Figueres e vanta la collaborazione e il supporto di grandi istituzioni museali.
LucaMenes- FONDATORE
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